Samsung sta affrontando dure accuse da parte dei suoi rappresentanti di vendita negli Stati Uniti che sostengono la mancanza di remunerazione per il lavoro. Secondo questi, lo stipendio mensile è formato esclusivamente dal totale ottenuto attraverso le commissioni generate con la vendita dei prodotti del brand.

Secondo le informazioni, questi dipendenti non riportano direttamente al produttore sudcoreano, essendo collegati a un’agenzia di terze parti chiamata “Ibbu”. Oltre alle vendite, i dipendenti avevano anche il compito di supportare potenziali clienti tramite chat sul sito Web dell’azienda, ma apparentemente senza alcun compenso per farlo.

Secondo quanto rivelato da The Verge, i dipendenti che hanno denunciato il caso sono stati licenziati dall’agenzia e non possono più lavorare con progetti legati a Samsung. In risposta al sito, l’ex rappresentante di vendita Jennifer Larson ha affermato che poche settimane dopo aver esposto il caso, ha ricevuto un’e-mail che la informava della sua sospensione e successivamente del licenziamento.

Sebbene Larson fosse una delle persone colpite, si stima che almeno altre due persone siano state licenziate dal lavoro per aver denunciato l’abuso sui loro social media. Nonostante la copertura della stampa, finora nessuna delle società ha preso posizione in merito o confutato le accuse.

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