Proton Mail, una delle aziende leader nel mercato della posta elettronica criptata, ha appena pubblicato un nuovo ed edificante studio. Secondo i dati raccolti, quasi il 50% delle e-mail contiene tracker. Questi pixel spia raccolgono e condividono segretamente informazioni sugli utenti, come la posizione, i dispositivi e l’utilizzo violando la privacy e la sicurezza.

Forse conoscete la posta di Proton. Questo servizio di posta elettronica criptata con sede in Svizzera è uno dei migliori del settore e offre una crittografia end-to-end e accesso zero. L’azienda ha appena condiviso i risultati del suo ultimo studio sui pixel spia, piccole immagini di un pixel salvate in formato PNG o GIF utilizzate per raccogliere discretamente i dati degli utenti.

Questi tracker sono utilizzati soprattutto dalle aziende e dalle società di marketing, in particolare nelle newsletter e negli spot pubblicitari, per analizzare il comportamento degli utenti e ottenere dati chiave come la posizione e i dispositivi.

Il 50% delle e-mail analizzate contiene un pixel spia che viola la privacy

I risultati di questo studio, condotto su un ampio database di 333,2 miliardi di e-mail inviate e ricevute ogni giorno in tutto il mondo (secondo i dati del sito web Statista), sono edificanti. Proton Mail sostiene che quasi la metà, ovvero 166,1 miliardi di e-mail, contengono pixel spia.

L’analisi è stata effettuata contando in modo anonimo il numero di tracker bloccati dalla posta criptata. Con un campione di 177 milioni di tracker bloccati, questo rappresenta uno dei più grandi studi mai condotti sull’argomento, secondo Proton Mail.

Tracker ovunque anche su iOS

Dopo aver introdotto una funzione nella sua applicazione di posta elettronica per iOS per bloccare automaticamente i tracker, Proton Mail ha visto un aumento del numero di tracker bloccati di circa il 46% in pochi mesi.

“I web beacon sono un modo molto invasivo per le società di marketing di raccogliere sempre più informazioni personali sugli utenti senza il loro consenso. È come avere qualcuno che ti sta costantemente alle spalle, che spia ogni tua mossa non appena apri e leggi un’e-mail, annotando il tipo di dispositivo che usi, il tuo provider di Internet e persino la tua posizione”, spiega Andy Yen, fondatore e CEO di Proton Mail.

Continua: “Questo tipo di sorveglianza è inaccettabile, soprattutto nella misura in cui si verifica e quando gli utenti generalmente non ne sono consapevoli”. Come promemoria, uno studio pubblicato nel febbraio 2021 ha anche rivelato che due terzi delle nostre e-mail contengono un pixel spia che mettono a rischio la privacy e la sicurezza.

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