Sony deve affrontare una causa collettiva nel Regno Unito per i prezzi del PlayStation Store che potrebbe costarle fino a 7,9 miliardi di dollari.

Sony dovrà affrontare una causa nel Regno Unito dopo l’azione legale presentata il 19 agosto del 2022 da Alex Neill, sostenitore dei diritti dei consumatori, che potrebbe comportare un costo fino a 7,9 miliardi di dollari. L’accusa è che Sony abbia imposto prezzi eccessivi per i giochi e per gli acquisti in-game abusando della sua posizione dominante ed applicando inoltre una commissione del 30% agli sviluppatori. Ciò che si sostiene è che questi prezzi siano sproporzionati rispetto ai costi effettivi di fornitura di servizi ai clienti.

Il Competition Appeal Tribunal (CAT) si è pronunciato a favore di Alex Neill, permettendo al caso di andare in giudizio, contrariamente a quanto pronosticato inizialmente da Sony. Neill ha dichiarato che questo è solo il primo passo per garantire che i consumatori siano risarciti per le pratiche illegali di Sony e se avrà successo i consumatori britannici che hanno acquistato giochi o contenuti aggiuntivi digitali dal PlayStation Store tra il 19 agosto 2016 e il 19 agosto 2022 potrebbero avere diritto a un risarcimento compreso tra 67 e 562 sterline. Per il momento, i consumatori non hanno bisogno di aderire alla causa ma possono iscriversi al sito web ufficiale per ricevere aggiornamenti.

Sony non ha rilasciato dichiarazioni per ora. Si prospetta in ogni caso che non sarà cosa breve, come del resto è avvenuto in altre occasioni con altre grandi aziende. Sebbene si tratti di un caso a sé stante, i più attenti avranno notato che a questo caso vengono applicati diversi argomenti simili a quelli utilizzati da Epic Games nelle sue battaglie legali contro Apple e Google.

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Carolina Napolano
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