Microsoft ha pubblicato lo scorso martedì 25 ottobre il suo resoconto finanziario per il 3° trimestre 2022, periodo in cui l’azienda nordamericana ha registrato una crescita dei ricavi più lenta rispetto agli ultimi cinque anni, per un totale di 50,1 miliardi di dollari tra luglio e settembre di quest’anno, pari a un aumento dell’11%.
Tenendo presente i dati diffusi in precedenza dalla big tech, si tratta della crescita trimestrale più bassa dal 2017, anno in cui l’azienda ha iniziato a mostrare un aumento tra il 12% e il 22% dei ricavi ogni 90 giorni. Inoltre, il rapporto rivela che l’utile netto della big tech è crollato del 14%, per un totale di 17,6 miliardi di dollari quest’anno.
Questi risultati sono stati previsti da Microsoft, che in un incontro con gli investitori e gli azionisti aveva commentato la possibilità di un indebolimento degli utili nel 3° trimestre. Come spiega l’azienda, la guerra tra Russia e Ucraina e le turbolenze economiche in Gran Bretagna hanno rafforzato il dollaro USA, riducendo le entrate di circa 2,3 miliardi di dollari.
Tra i servizi venduti dalle big tech, il numero di acquisti del sistema operativo Windows è sceso del 15%, mentre Azure, il servizio di cloud storage di Microsoft, è salito del 35%, compensando le carenze in altre aree insieme all’aumento dell’11% per Office 365.
La divisione Xbox ha subito una flessione di circa il 3%, un calo che potrebbe essere stato determinato dall’arrivo del periodo post-pandemia in cui il numero di console e giochi venduti è diminuito.
Fra le big tech Microsoft è solo l’ultima in ordine temporale che ha dichiarato di dover “snellire” il suo organico licenziando centinaia di dipendenti negli Stati Uniti. Anche Meta è ricorsa ai tagli al personale per far fronte ai rallentamenti dell’economia globale e Google ha rallentato le assunzioni.
