Secondo le informazioni ottenute da Axios, il colosso di Redmond, Microsoft ha licenziato dipendenti di diversi reparti negli Stati Uniti.
Secondo quanto riportato da Axios, Microsoft ha licenziato dipendenti in diverse divisioni, diventando così l’ultima grande azienda del settore tecnologico a tagliare posti di lavoro a causa della crisi economica. Un portavoce ha dichiarato alla pubblicazione: “Come tutte le aziende, valutiamo regolarmente i nostri professionisti e apportiamo di conseguenza modifiche strutturali. Nel prossimo anno continueremo a investire nel nostro business e ad assumere nelle aree chiave di crescita”. Il gigante tecnologico non ha specificato quali divisioni siano state colpite e quante persone siano state licenziate, ma secondo Axios i licenziamenti sarebbero stati meno di 1.000.
Tom Warren, redattore senior di The Verge, ha aggiunto che i tagli di posti di lavoro hanno riguardato persone dei gruppi Experiences and Devices, Xbox e Legal. Alcuni di loro erano apparentemente lavoratori di lungo corso dell’azienda. Come nota Axios, i tagli di posti di lavoro sono avvenuti in diversi livelli e regioni, il che significa che anche i lavoratori al di fuori degli Stati Uniti sono stati licenziati.
Quest’anno Microsoft ha mostrato segni di voler operare con una forza lavoro più snella quando ha rallentato le assunzioni per i gruppi Windows, Office e Teams, citando la necessità di riallineare le priorità del personale. A luglio ha licenziato meno dell’1% (circa 1.800) dei suoi 180.000 dipendenti e ha poi rimosso gli annunci di lavoro aperti per i gruppi Azure cloud e sicurezza. Altre aziende tecnologiche hanno adottato misure simili negli ultimi mesi. Anche Google ha rallentato le assunzioni a causa di quelle che il CEO Sundar Pichai ha definito “prospettive economiche globali incerte”. Nel frattempo, Meta avrebbe iniziato a tagliare il personale e a riorganizzare i team per ridurre i costi dopo che Mark Zuckerberg aveva avvertito i dipendenti che l’azienda stava affrontando “tempi seri”.
