La Commissione Europea aggiunge Mega, FMovies e DDoS-Guard e alla “Piracy Watchlist” – lista di controllo della pirateria.

La Commissione Europea ha aggiunto i servizi Mega, FMovies e DDoS-Guard alla lista di controllo della pirateria, una classifica che include piattaforme che potrebbero essere utilizzate per la distribuzione illegale di film, serie e altri contenuti. Questa relazione è stata preparata utilizzando le informazioni fornite da studi e società di diritti d’autore.

Questo elenco rispecchia il documento rilasciato dall’Ufficio del rappresentante commerciale degli Stati Uniti (USTR) che rivela programmi e applicazioni utilizzati nella violazione della proprietà intellettuale. Il testo menziona servizi torrent noti alle autorità per violare sistematicamente le regole, come The Pirate Bay, Rarbg.to, Rutracker.org e 1337x.to.

L’edizione più recente dell’elenco della Commissione Europea aggiunge alcuni siti web contrassegnati con l’identificatore “watch”, tra cui YouTube Downloader, Snappea e Fmovies.to. È interessante notare che è stato aggiunto anche il servizio di archiviazione cloud Mega perché potrebbe essere utilizzato come strumento per la condivisione di media audiovisivi.

Va notato che tra gennaio e settembre 2022 Mega ha rimosso in modo proattivo più di 1,7 milioni di file che rappresentano possibili rischi per il copyright. Parallelamente a ciò, la società ha anche sospeso numerosi account che risultavano recidivi nella commissione delle violazioni previste nei termini di utilizzo.

“Le parti interessate denunciano Mega per mancanza di misure preventive per impedire il caricamento di contenuti in violazione. Secondo le loro informazioni, nel gennaio 2022, agli ISP in Russia è stato ordinato di bloccare definitivamente il sito a seguito di azioni da parte dei detentori dei diritti musicali”, afferma la Commissione Europea.

In risposta al portale Torrent Freak, il presidente esecutivo di Mega, Stephen Hall, ha affermato che “l’inclusione di Mega nella watch list manca di legittimità e confutiamo le sue conclusioni”, ribadendo che il servizio di hosting continua a lavorare con la legge per impedirne l’uso improprio.

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