Oggi voglio rispondere ad una domanda che mi viene posta da amici e conoscenti molto spesso, ovvero “Quale MacBook mi consigli?”

Effettivamente guardando il sito Apple, il dubbio è lecito, perché se prima la distinzione tra i portatili Apple serie Pro e Air era notevolmente marcata per via dei processori Intel utilizzati, oggi i processori Apple Silicon serie M rendono la scelta decisamente difficile.

Partiamo subito con il dire che potete acquistare un Mac nuovo sul sito di Apple oppure tramite altri canali, l’importante è pagarlo il giusto, quindi verificate sempre i prezzi di listino.

La prima domanda da tenere in considerazione, quando si vuole fare un investimento simile, è: “Come userò il MacBook da qui a 5 anni?” Non focalizzatevi sul presente, ma pensate in prospettiva, perché acquistare un MacBook significa non solo sborsare diversi Euro oggi, ma avere una macchina con un ciclo vitale che potrebbe arrivare anche a 10 anni in determinati contesti.

Nella media però ogni 5 anni andrebbe sostituita, specie se ne fate un uso lavorativo intenso. I processori Apple Silicon sono arrivati nel 2020, parliamo perciò di un processore che oggi entra nei 4 anni di vita. Al momento non sappiamo per quanto tempo sarà supportato con gli aggiornamenti, ma a livello di utilizzo domestico, vedo ancora oggi usare MacBook del 2011 senza grossi problemi, quindi possiamo affermare che più o meno il ciclo vitale dovrebbe rimanere su quei periodi.

I MacBook in commercio sono due: Air e Pro. Entrambi montano i nuovi processori serie M, ma di differenti generazioni. M1, M2 e M3, e poi Pro, Max e Ultra: differenze prestazionali diverse, da utilizzare in ambiti differenti.

La principale diversità tra gli Air e i Pro è il sistema di raffreddamento: gli Air non hanno una ventola interna, ma si raffreddano tramite un sistema di dissipazione del calore che riduce le prestazioni del Mac quando necessario per raffreddare la CPU. I Pro invece hanno un sistema di ventilazione costante interno (singolo o doppio a seconda del processore scelto). A voi non cambia assolutamente nulla, e manco ve ne accorgerete nell’uso quotidiano, ma è bene essere informati su questo aspetto.

Se il vostro utilizzo è prettamente d’ufficio o studio o casalingo, magari con un utilizzo in mobilità, con frequente uso di e-mail, fogli di calcolo, scrittura, navigazione e contenuti multimediali, il MacBook Air è forse la scelta ideale per chiunque.

Si deve fare un piccolo compromesso con le porte esterne, in quanto ne abbiamo solamente due USB-C oltre all’ingresso audio jack, ma diciamo che ci si adatta velocemente.

Il best buy resta ancora oggi il MacBook Air M1 del 2020, che con circa 800/900€ su siti di terze parti ve lo portate a casa ed è perfetto per tutto quanto descritto sopra. Poi ovviamente lo potete usare anche per altro come video editing o foto editing, ma non vi aspettate chissà che cosa.

Sia chiaro, io ho un iMac che monta lo stesso processore M1 dell’Air, con 8 GB di RAM e ci faccio diverse lavori spinti, come video editing in 4K, videogame, musica su GarageBand e foto editing con Affinity Photo: lavoro senza problemi, ma ogni tanto la fatica di calcolo si avverte, attivando le ventole di raffreddamento, cosa che non può però avvenire appunto su MacBook Air. Aprire tre applicazioni lo manda spesso in confusione, forse per via anche della RAM da 8GB (che è davvero poca oggigiorno).

Potete comunque optare per i modelli con processore M2. Schermo leggermente più grande e con una maggiore definizione rispetto a quello del 2020, speaker audio migliori, con un design più simile al Pro e il notch sul display, con possibilità di scegliere anche il modello da 15”.

Differenze di processore? Non ve ne accorgerete neppure qui. L’M2 è sicuramente più veloce, ma avete davvero bisogno di tutta questa velocità?

Se pensate invece di fare un uso del MacBook più spinto, con maggiori applicazioni aperte, con un uso del processore costante per gestire una quantità di dati enorme e un flusso costante di dati tra periferiche esterne e il Mac, allora vi dovreste rivolgere al MacBook Pro. Recentemente aggiornato ai processori M3, vi permetterà di eseguire lavori gravosi.

Guadagnerete un paio di periferiche in più, come l’ingresso SD e HDMI e in base al modello, anche un’ulteriore USB-C.

Ovviamente anche qui, i processori Pro e Max sono destinati ad un uso intenso, per professionisti: mi vengono in mente fotografi, videomaker che realizzano e montano abitualmente video ad altissima risoluzione, chi fa coding e magari lavori di grafica 3D.

Il MacBook Pro secondo me ha sempre dei vantaggi in termini di utilizzo futuro. È quel salvagente tecnologico che un domani ti può sempre tornare utile. Il problema è sempre lo stesso: il prezzo. Per il modello base, attualmente, a meno di 2050€ non si trova. Possiamo sempre andare sulla serie precedente, con i processori M2 Pro o M2 Max e con RAM, CPU e GPU potenziate, però se si vuole e si può investire così tanto, forse vale davvero la pena acquistare l’ultimo modello per un discorso di aggiornamenti software futuri.

Prima di acquistare un MacBook quindi, pensate bene per cosa volete usarlo non solo oggi, ma anche tra 5 anni.

La scelta migliore resta comunque quella possibile per il vostro portafoglio, ovviamente.

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Marco Cereseto
Sono stato “folgorato” dai prodotti Apple nel 2010 con iPhone 3GS, anche se il primo vero prodotto fu iPod nano. Poi da lì ho iniziato ad appassionarmi sempre di più ai prodotti e alla filosofia di Cupertino, fino a diventare esperto di ogni trucco e segreto.