Nonostante lo stesso processore, il MacBook Air M3 risulta più lento del 33% rispetto al MacBook Pro M3 in un test di stress. La causa? Il sistema di raffreddamento passivo dell’Air.

Anche se Apple abbia sempre posizionato la serie MacBook Air come la più portatile e leggera, mantenendo le prestazioni di punta per la serie Pro, l’introduzione dei processori proprietari M1 ha notevolmente avvicinato le due linee in termini di potenza computazionale. Ad ogni modo, le prestazioni non dipendono esclusivamente dai chip: il design gioca un ruolo cruciale.

Con l’ultimo aggiornamento dei MacBook Air, presentati nelle varianti da 13 e 15 pollici, Apple ha continuato a enfatizzare la leggerezza e la portabilità, escludendo da entrambi i modelli qualsiasi forma di raffreddamento attivo, come radiatori o ventole, una scelta che distingue nettamente questa linea dalla versione Pro.

Recenti test di stress hanno messo a confronto il MacBook Air M3 con il MacBook Pro M3, rivelando un divario nelle prestazioni a favore di quest’ultimo. Nonostante la presenza dello stesso chip M3, il MacBook Air ha mostrato prestazioni inferiori del 33% rispetto al Pro, evidenziando come l’assenza di un sistema di raffreddamento attivo influenzi la capacità del dispositivo di gestire carichi di lavoro intensi.

Durante i test, la temperatura della CPU nel MacBook Air ha toccato picchi di 114 gradi Celsius, portando a un calo delle prestazioni per prevenire un surriscaldamento eccessivo. Al contrario, il MacBook Pro ha mantenuto prestazioni superiori grazie alla presenza di un sistema di raffreddamento attivo, che include una ventola, permettendo al chip di operare a temperature più gestibili senza throttling.

Questo confronto sottolinea l’importanza del design e del sistema di raffreddamento nella definizione delle prestazioni effettive di un notebook. Sebbene MacBook Air e MacBook Pro condividano lo stesso processore, il design del Pro consente di sfruttare appieno le capacità del chip, rendendolo più adatto a utenti con esigenze professionali e intensive.

Le temperature elevate raggiunte dal MacBook Air durante il test mostrano anche potenziali problemi di comfort per l’utente, specialmente in caso di utilizzo prolungato del dispositivo in attività impegnative. Il calore generato dal telaio in alluminio potrebbe risultare scomodo se il laptop viene appoggiato sulle ginocchia.

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Team CEOTECH
La tecnologia dovrebbe arricchire la vita delle persone oltre a tutelare il pianeta.