Live Shopping, una funzione che consente ai creatori di Instagram di taggare e linkare le pagine dei prodotti nelle loro trasmissioni live, lascerà presto il social network.

Instagram terminerà Live Shopping il 16 marzo, come si legge in un post sul suo sito web. La mossa è l’ultima di una serie di rimozioni legate al commercio dall’app Meta e segue la rimozione della scheda Negozio dalla barra di navigazione all’inizio di questo mese.

Mentre la piattaforma ha appena ammesso di offrire troppi video ai suoi utenti, l’annuncio della rimozione della funzione di shopping in diretta sembra confermare che Meta sta cambiando strategia e vuole tornare alle sue radici, cioè a tutto ciò che ha reso l’app di successo negli ultimi anni. Questo “ci aiuterà a concentrarci sui prodotti e sulle funzionalità che portano il maggior valore ai nostri utenti”, ha dichiarato la società.

Instagram rimuove un’altra funzione legata al commercio

Quando Instagram rimuoverà lo shopping in diretta, i content creator non potranno più taggare i prodotti durante i livestream. Questo significa che si dovrà aspettare fino a dopo la Live per acquistare gli articoli presentati. Gli utenti dovranno affidarsi ad altre aree della piattaforma per vendere o acquistare prodotti, tra cui i Reel. D’altra parte, Instagram non sta apportando alcuna modifica ai negozi, che continueranno a essere disponibili sulla piattaforma.

Meta non è l’unico ad avere difficoltà con le funzioni di acquisto. TikTok avrebbe dovuto offrire il live shopping in Nord America alla fine dello scorso anno, ma solo utilizzando una tecnologia in outsourcing. Il problema è che TikTok ha probabilmente ridimensionato i suoi piani a causa della scarsa adozione nel Regno Unito e dell’esodo di massa dei dipendenti.

Tutti i dati suggeriscono quindi che il live shopping potrebbe non essere una buona idea come pensano i giganti digitali. Secondo un rapporto di Insider Intelligence, l’anno scorso il social commerce nel suo complesso, che include il live shopping, ha rappresentato solo il 5% circa delle vendite totali di e-commerce negli Stati Uniti.

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