Lenovo ha annunciato oggi Work for Humankind, un’iniziativa che invita i volontari di tutto il mondo a prendere parte a un’opportunità irripetibile: contribuire attivamente al benessere della comunità locale mentre si lavora da uno dei luoghi più remoti del mondo con alcune delle tecnologie più avanzate e intelligenti.

Il luogo in cui si svolge il progetto Work for Humankind è l’isola di Robinson Crusoe, una destinazione a più di 640 chilometri a ovest del Cile continentale, uno dei luoghi ecologicamente più ricchi del pianeta. L’isola oggi deve affrontare molte sfide in un mondo in continua evoluzione, tra cui l’accesso all’istruzione e all’assistenza sanitaria, la degradazione dell’habitat e l’impatto delle specie invasive. La comunità locale, l’organizzazione internazionale no-profit Island Conservation e il governo cileno hanno avviato nell’ultimo decennio una serie di progetti guidati dalla comunità per affrontare questi problemi. Tuttavia questi sforzi sono spesso ostacolati da sfide nel campo delle telecomunicazioni e della tecnologia. Nonostante ciò, la comunità isolana è impegnata nella protezione del proprio patrimonio naturale e culturale e intende raggiungere gli obiettivi di sostenibilità in modo indipendente, soddisfando il fabbisogno alimentare ed energetico e la conservazione del proprio patrimonio naturale e culturale.

Grazie al progetto Work for Humankind i volontari selezionati in base a una serie di competenze, background e specializzazioni trascorreranno un periodo sull’isola di Robinson Crusoe per contribuire alla prevenzione dell’estinzione delle specie in pericolo e supportare la comunità locale nel suo percorso verso la sostenibilità, ma saranno in grado al contempo di continuare a svolgere il proprio lavoro da remoto. Ciò sarà possibile attraverso una serie di progetti di recupero, in collaborazione con Island Conservation e l’intera comunità, per favorire un cambiamento positivo nella vita dell’isola di Robinson, come ad esempio lo sviluppo di soluzioni di connettività necessarie per l’infrastruttura dell’isola.

Lenovo sta creando un hub tecnologico all’avanguardia con una gamma di dispositivi tecnologici, servizi e soluzioni dell’Intelligent Devices Group dell’azienda, inclusa la connettività Internet ad alta velocità, che aiuterà l’isola a raggiungere i suoi obiettivi: dotare i volontari degli strumenti per svolgere il loro lavoro da remoto, sostenendo allo stesso tempo come volontari progetti di conservazione in questo paradiso di fauna selvatica e diversità culturale. Lenovo si propone di generare valore sostenibile e duraturo nel tempo su cui la comunità potrà fare affidamento per supportare gli obiettivi anche dopo la conclusione del progetto di volontariato, che include lo sviluppo di un’infrastruttura per aumentare la larghezza di banda Internet ad almeno 10 Mbps. A tal fine, verrà istituito un fondo che consentirà il mantenimento del community hub e supporto ai progetti della comunità.

Una modalità ibrida, mai vista prima

A supportare questa iniziativa c’è una nuova indagine di Lenovo che rivela l’importanza crescente del lavoro remoto e ibrido per la Gen Z e i Millennial. Lo studio, infatti, mette in luce il forte desiderio di flessibilità, in funzione dei benefici per gli individui e la società in generale. Tra cui: risparmio economico, più tempo per amici e familiari e un migliore equilibrio tra lavoro e vita privata.

Lo studio globale, con più di 15.000 persone intervistate in 10 mercati diversi, rileva quanto a livello globale i knowledge worker, in particolare la forza lavoro più giovane, siano disposti a cambiare i loro ambienti quotidiani e a svolgere le attività di lavoro da una destinazione remota, dando allo stesso tempo un contributo alla comunità in cui si trovano. Ben il 70% degli intervistati della Gen Z e dei Millennial afferma che preferirebbe lavorare più ore da una località remota da sogno di loro scelta piuttosto che andare in ufficio ogni giorno.

I dati rivelano che più dei tre quarti degli intervistati tra Gen Z e Millennial si sentono più produttivi, creativi e ispirati quando lavorano da remoto. Emerge inoltre la mentalità della forza lavoro più giovane sulla volontà che ha di contribuire nel fare una differenza positiva, indipendentemente da dove lavora, poiché l’86% degli intervistati della Gen Z sottolinea l’importanza di attirare l’attenzione su questioni ambientali e sociali e supportare la comunità locale in cui lavorano.

Tra i principali risultati dello studio:

  • Quattro persone su cinque di età compresa tra 18 e 40 anni dichiarano che lavorare da qualsiasi luogo sia vantaggioso per la società, le comunità, i datori di lavoro e i dipendenti
  • Il 61% ritiene “molto importante” offrire qualcosa in cambio e avere un impatto positivo sulla comunità locale (salendo al 68% della Gen Z e al 67% dei Millennials)
  • Il 91% dei Millennial afferma che è molto importante incentivare l’economia locale in modalità “Work from Anywhere”
  • Il 60% degli intervistati ritiene che la tecnologia attuale abbia permesso loro di lavorare in modo più flessibile, aumentare la produttività e raggiungere il pieno potenziale (salendo al 67% della Gen Z e al 66% dei Millennial)

Tra gli intervistati italiani, in particolare:

  • Il 76% degli intervistati italiani è entusiasta della nuova tecnologia emergente che renderà più semplice la modalità “Work from Anywhere” in modo efficace
  • Oltre il 70% degli intervistati italiani afferma che “lavorare da qualsiasi luogo” migliorerebbe le proprie relazioni personali
  • Il 63% degli intervistati ha dichiarato di essere disponibile a lavorare da qualsiasi parte del mondo, e quasi i due terzi (65%) degli italiani sono felici di lavorare più ore se ciò significa poterlo fare da una postazione remota

Come diventare un volontario

Coloro che sono interessati a diventare uno dei fortunati volontari che avranno l’opportunità di supportare questo progetto dall’isola di Robinson Crusoe, svolgendo al contempo il proprio lavoro da remoto, possono inviare la candidatura entro il 30 dicembre 2021 sul sito dedicato: www.LenovoWFH.com.

La responsabilità globale di contribuire a un impatto positivo sulla società

Con l’ambizione di dare accesso a tutti alla tecnologia più intelligente, Lenovo ritiene che il digitale sia centrale nell’abilitare quella flessibilità desiderata dai knowledge worker che ambiscono ad avere un ambiente di lavoro remoto che gli consenta di contribuire al benessere della comunità. La ricerca rivela che il 61% degli intervistati ritiene che restituire e portare un impatto positivo alla comunità quando ci si trova in una location “Work from Anywhere” sia estremamente importante per loro. Dalla ricerca emerge anche che il tempo risparmiato grazie al lavoro ibrido consente agli intervistati della Gen Z e Millennials di dedicare più tempo alla famiglia o allo sviluppo di nuove competenze o passioni.

Work for Humankind è l’occasione perfetta. Mettendo in risalto il senso di umanità emerso negli ultimi 20 mesi, e mostrando cosa si può ottenere da qualsiasi luogo, Lenovo vuole dimostrare cosa è possibile fare mettendo insieme competenze, tecnologie all’avanguardia e connettività, e la voglia di contribuire a vincere le sfide più importanti dell’umanità.

Per raggiungere certi obiettivi, dobbiamo approcciare un nuovo modo di lavorare, facendo affidamento alla tecnologia. Il 79% degli intervistati ritiene che la tecnologia e le aziende leader in questo settore siano determinanti nell’abilitare le persone a lavorare da qualsiasi luogo. Aziende come Lenovo, hanno il compito di guidare questo cambiamento.

Ecco perché abbiamo pensato a Work for Humankind, per portare l’attenzione sull’importanza del benessere individuale e di quello delle nostre comunità, mostrando come la tecnologia possa aiutarci a realizzare entrambi”.

Indagine Work for Humankind

Per l’indagine globale sono state intervistate più di 15.000 persone in 10 mercati globali e 8 lingue differenti: Brasile, Cina, Francia, Germania, India, Italia, Giappone, Messico, Regno Unito e Stati Uniti. La ricerca è parte del percorso di Lenovo per comprendere la potente connessione esistente tra tecnologia e umanità, iniziato con il progetto “This is Life” project, la campagna “New Realities” e il progetto “Kind City” project. Le persone ritengono che una tecnologia più intelligente possa farci sentire più responsabili, empatici e generosi, consentendo al contempo all’umanità di continuare a crescere individualmente e professionalmente, come messo in luce da queste iniziative.

Isola Robinson Crusoe

L’isola Robinson Crusoe o Isla Robinson Crusoe, precedentemente nota come Más a Tierra (che significa “più vicino alla terra”), è la seconda più grande dell’arcipelago delle Isole Juan Fernández. Si trova a ovest di San Antonio, in Cile, nell’Oceano Pacifico meridionale. È una delle isole abitate più popolose dell’arcipelago, con la maggioranza che vive nella città di San Juan Bautista a Cumberland Bay, sulla costa settentrionale dell’isola. Il governo cileno l’ha ribattezzata come Isola di Robinson Crusoe nel 1966, in riferimento alla sua eredità letteraria di ispirazione per il romanzo Robinson Crusoe di Daniel Defoe.

Juan Fernandez Community

A San Juan Bautista, isola di Robinson Crusoe, una comunità rurale in una delle località più remote dell’America Latina, vivono circa 900 persone. L’economia locale fa affidamento sulla pesca artigianale e gestita in modo sostenibile di un’aragosta che non si trova in nessun’altra parte del mondo. La comunità si è impegnata nel proteggere il proprio patrimonio naturale con il sostegno delle istituzioni locali, istituendo un Parco Nazionale nel 1995, una Riserva della Biosfera dall’UNESCO nel 1977 e il Parco Marino Marittimo Juan Fernandez, che copre 286.000 km2 di area protetta. Il turismo locale si basa sulle bellezze naturali dell’isola, la sua cultura, le immersioni, l’equitazione, il birdwatching, la pesca e, naturalmente, le storie e i luoghi del famoso romanzo “Robinson Crusoe” di Daniel Defoe.

Island Conservation

Island Conservation è un’organizzazione globale senza fini di lucro che previene le estinzioni e tutela le isole, dove la concentrazione della biodiversità e il rischio di estinzione delle specie è maggiore. Uno degli interventi più importanti per salvare piante e animali è la rimozione della minaccia primaria – i vertebrati invasivi introdotti. Spesso sono sufficienti pochi interventi mirati per tutelare specie ed ecosistemi delle isole native e, se gli animali si sono già estinti localmente, vengono reintrodotti. Island Conservation aiuta i responsabili del territorio e le comunità locali ad attuare le loro strategie. Ad oggi, hanno ripristinato con successo 65 isole in tutto il mondo, con beneficio per 1.218 popolazioni di 504 specie e sottospecie.

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