Huawei lavora a una fotocamera per smartphone con zoom 400x che combinata con un sensore convenzionale sarebbe in grado di rilevare elementi come microbi.

Huawei è una delle aziende che deposita il maggior numero di brevetti ogni anno. La ricerca e l’innovazione sono alcuni dei punti chiave dietro il successo di alcune società. Pare che il brand stia lavorando a una nuova fotocamera per smartphone con zoom 400x. Questo modulo sarebbe in grado di rilevare elementi microscopici, come microbi, su qualsiasi oggetto e combinato con un sensore fotografico più convenzionale consentirebbe una rapida analisi della salute.

Il brevetto è stato registrato nel 2021, nel pieno della pandemia di Covid-19. Sebbene attualmente non sia più al centro delle cronache, il Covid-19 è ancora in circolazione e Huawei sembra non aver intenzione di abbassare la guardia, così ha depositato un brevetto per una tecnologia in grado di analizzare gli oggetti e misurare se sono portatori di microbi e virus.

Come accennato, il brevetto è stato depositato presso l’USPTO (l’ufficio statunitense per la proprietà intellettuale) il 30 giugno 2021, ed è stato convalidato il 5 ottobre 2023.

Il brevetto si basa in gran parte su un sensore fotografico molto speciale in quanto è in grado di ingrandire gli oggetti fino a 400 volte (rispetto alle 60 volte del Find X3 Pro, ad esempio). Sembra che questo sensore sia in grado di rilevare elementi microscopici quando l’oggetto si trova a soli 5 mm di distanza.

Il brevetto spiega che il sensore non può essere utilizzato da solo. Per una maggiore accessibilità, è accoppiato a un sensore fotografico standard che scatta una fotografia per identificare la natura dell’oggetto, mentre il microscopio scatta una fotografia con il suo potente zoom per rilevare microbi e virus. Starà poi ad un programma software effettuare un’analisi e consigliare un’azione. Nel caso di una mela, ad esempio, il sistema può indicare all’utente di lavare l’alimento prima di mangiarlo.

L’obiettivo è fornire uno strumento facile da usare per ridurre i rischi di trasmissione di virus e microbi. Come sempre per tutti i brevetti, non è assolutamente certo che verrà mai utilizzato in uno smartphone commerciale.

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Carolina Napolano
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