Google presenta una nuova applicazione in arrivo su Google Play. L’app ha lo scopo di semplificare la connessione tra tutte le app per la salute, il fitness e il benessere, dando anche la possibilità di gestire le impostazioni della privacy in un unico luogo. In collaborazione con Samsung, Google ha creato un’applicazione che aiuta a centralizzare la gestione di tutte le app. Conosciuta come Health Connect, Google ha annunciato il rilascio della versione beta dell’app sul Play Store.

In un post sul blog, Google spiega che Health Connect consente agli utenti di condividere “i dati sulla salute e sul fitness tra i dispositivi Android, con il consenso dell’utente”. Le app integrate con la piattaforma possono anche condividere i dati, in modo che gli utenti possano ottenere i risultati su un’app per un allenamento svolto su un’altra app.

Per spiegarlo meglio, l’azienda ha fornito questo esempio: “Ad esempio, gli utenti Android potranno ora sincronizzare e ottenere i risultati per i loro allenamenti Peloton in app come Oura, MyFitnessPal, WeightWatchers e Lifesum. Ora, grazie a un’unica integrazione con Health Connect, i membri Peloton avranno la possibilità di condividere le statistiche dei loro allenamenti in tutto l’ecosistema di app che utilizzano per il loro benessere generale”.

Oltre a condividere i dati sulla salute e sul fitness, Google afferma che Health Connect creerà un luogo centralizzato per tutti i controlli sulla privacy. In altre parole, questa pagina raccoglierà tutte le app compatibili in un unico luogo, in modo da poter regolare le impostazioni di autorizzazione dei dati senza dover entrare in ogni singola app. Questa funzione conterrà anche controlli granulari in modo che gli utenti possano “vedere quali app accedono ai dati in qualsiasi momento”.

Al momento, Google afferma che ci sono più di 10 app per il fitness, la salute e il benessere che si sono integrate con la piattaforma. Tra queste, MyFitnessPal, Oura, Peloton, Samsung Health, Fitbit e altre ancora. Secondo il gigante tecnologico, si tratta solo della prima ondata, per cui sembra che nel corso del tempo potrebbero arrivare altre app compatibili.

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