Gli hacker, probabilmente russi, hanno attaccato i siti web di 14 aeroporti degli Stati Uniti. La maggior parte è tornata online. Vediamo i dettagli.

Un gruppo hacker, probabilmente con sede in Russia, ha temporaneamente messo offline circa 14 siti web di aeroporti statunitensi. I siti web di LaGuardia, O’Hare e LAX erano tra quelli presi di mira, ma la maggior parte è tornata online in breve tempo. Secondo quanto dichiarato da un alto funzionario del governo statunitense il controllo del traffico aereo, le comunicazioni interne agli aeroporti e altre operazioni critiche non sono state colpite, ma i viaggiatori che cercavano i tempi di attesa per la sicurezza o altre informazioni potrebbero aver subito disagi.

Un portavoce del LAX ha affermato: “L’interruzione del servizio è stata limitata alle sole parti del pubblico di fronte al sito Web FlyLAX.com. Nessun sistema aeroportuale interno è stato compromesso e non ci sono state interruzioni operative”.

A quanto pare il primo attacco è stato rivolto a LaGuardia intorno alle 03:00 di lunedì 10 ottobre per una durata di 15 minuti ed ha causato ritardi intermittenti nell’accesso al sito web dell’aeroporto. Il sistema di difesa ha fatto il suo lavoro e il problema è stato risolto in breve tempo ma poi gli hacker hanno cominciato a rivolgersi agli altri aeroporti del Paese. Anche l’aeroporto internazionale di Denver, uno dei più trafficati, è stato interessato dall’attacco.

L’incidente, che sarebbe il risultato di attacchi DDoS (Distributed Denial of Service), è stato attribuito al gruppo di hacker filorussi Killnet. Non ci sono prove che il governo russo sia coinvolto in questo incidente.

Sia la Cybersecurity and Infrastructure Security Agency che la Transportation Security Administration stanno monitorando la situazione e la CISA ha dichiarato di non temere interruzioni delle operazioni aeroportuali.

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Carolina Napolano
La tecnologia, roba da donne: ecco la blogger per promuovere il lato rosa della tecnologia.