Google ha annunciato di aver migliorato la previsione delle inondazioni su scala globale con l’aiuto dell’apprendimento automatico. Ora è in grado di prevedere le inondazioni fino a sette giorni prima, anche in aree con dati limitati.

Le innovazioni di Google nell’ambito dell’intelligenza artificiale (IA) non si limitano ai prodotti di IA generativa come Circle to Search (Cerchia e Cerca) o Search Generative Experience (SGE); l’azienda sta applicando l’IA anche in ambiti critici come la previsione delle inondazioni. Google ha annunciato di aver fatto progressi importanti nella previsione delle inondazioni a livello globale, migliorando in modo sostanziale la capacità di prevedere questi eventi potenzialmente catastrofici fino a sette giorni in anticipo.

La chiave di questo successo risiede nell’applicazione di tecnologie di apprendimento automatico (ML), che hanno permesso a Google di migliorare l’affidabilità delle previsioni “nowcast globali” da zero a cinque giorni, con alcuni casi che hanno dimostrato la possibilità di prevedere inondazioni con una settimana di anticipo. La sfida principale nella previsione di questi eventi è stata superata grazie all’intelligenza artificiale, capace di lavorare efficacemente anche in assenza di misuratori di portata nei fiumi, un elemento chiave per fornire dati rilevanti per le previsioni.

Grazie a un modello di ML che sfrutta tutti i dati fluviali disponibili, Google è riuscita a estendere le sue previsioni a bacini idrografici privi di dati diretti. Questo approccio innovativo è stato validato dalla pubblicazione dei risultati su Nature, una delle riviste scientifiche più prestigiose al mondo, attestando l’importanza e l’accuratezza del lavoro svolto da Google in questo campo.

L’obiettivo di Google è quello di migliorare l’accuratezza delle previsioni delle inondazioni a livello globale, anche in quelle aree dove i dati specifici sono scarsi o assenti. Attualmente, Google è in grado di fornire previsioni accurate in oltre 80 Paesi attraverso il suo Flood Hub, oltre a diffondere avvisi tramite Google Search, Maps e notifiche su dispositivi Android.

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Carolina Napolano
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