Google utilizza l’intelligenza artificiale per prevenire le inondazioni globali e amplia Flood Hub, la piattaforma che fornisce previsioni e dati sulle inondazioni a 80 Paesi in tutto il mondo.

Il cambiamento climatico sta avendo un impatto significativo sui disastri naturali, in particolare sulle inondazioni, che aumentano di frequenza e intensità in tutto il mondo mettendo a rischio la sicurezza e il sostentamento delle persone. Secondo le stime, ogni anno più di 250 milioni di persone vengono colpite da alluvioni, causando danni economici che ammontano a circa 10 miliardi di dollari.

Google sta ampliando la sua capacità di previsione delle inondazioni a livello globale come parte degli sforzi per affrontare l’emergenza climatica. L’iniziativa coinvolge 80 Oaesi in tutto il mondo, compresi Italia, Europa, Africa, Asia-Pacifico, America meridionale e centrale. Grazie alla piattaforma Flood Hub, governi, organizzazioni umanitarie e individui possono accedere a dati e previsioni sulle inondazioni rilevanti a livello locale fino a 7 giorni prima del verificarsi dell’evento. Ciò rappresenta un significativo miglioramento rispetto all’anno precedente, quando le informazioni erano disponibili solo con 48 ore di anticipo.

Flood Hub utilizza l’intelligenza artificiale per combinare diverse fonti di dati pubblicamente disponibili, come previsioni del tempo e immagini satellitari, che combinati aiutano a prevedere la quantità di acqua che scorre in un fiume e quali aree saranno interessate e quanto sarà profonda l’acqua.

Inoltre, Google sta lavorando per espandere ulteriormente gli avvisi di previsione delle inondazioni in Google Search e Google Maps, con l’intenzione di rendere queste informazioni disponibili agli utenti dei loro prodotti quando ne hanno più bisogno.

Il punto di partenza per questa espansione è avvenuto nel 2018, quando Google ha annunciato le previsioni di inondazioni in India e successivamente in Bangladesh per contribuire a combattere i danni catastrofici delle inondazioni annuali. Nel 2022, grazie ai progressi fatti dai loro modelli di previsione di intelligenza artificiale e apprendimento automatico, la tecnologia è stata ulteriormente estesa ad altri 18 Paesi, aprendo la strada all’attuale espansione globale.

L’impegno di Google per affrontare le crisi comprende il Flood Hub, che fornisce accesso ad informazioni e risorse affidabili durante situazioni di emergenza quali incendi o terremoti, in linea con la volontà dell’azienda di collaborare con le organizzazioni di primo soccorso, benché da più di dieci anni, per lo sviluppo di tecnologie e programmi che garantiscano la sicurezza e l’informazione delle persone e li mantengano al riparo dai pericoli.

Con l’obiettivo di supportare le comunità più vulnerabili alle inondazioni che non hanno la possibilità di utilizzare smartphone o Internet, Google.org si unisce a organizzazioni come la Federation of Red Cross and Red Crescent Societies, l’Indian Red Cross Society e il team di Inclusion Economics della Yale University per sviluppare un sistema di allerta offline basato su una rete di volontari addestrati, affidabili e motivati. Tale sistema mira ad amplificare l’efficacia degli avvisi di Flood Hub, garantendo una maggiore copertura territoriale. In base ai dati più recenti, l’adozione di volontari locali ha incrementato del 50% le possibilità che le comunità ricevessero gli avvisi in anticipo rispetto all’arrivo dell’acqua.

Google continuerà a migliorare i loro modelli globali basati sull’intelligenza artificiale per la previsione delle inondazioni e a supportare le comunità a rischio utilizzando la tecnologia per mitigare gli effetti del cambiamento climatico. L’intelligenza artificiale si sta dimostrando utile per aiutare le persone a prepararsi alle inondazioni e potrebbe essere un’arma importante nella lotta contro l’emergenza climatica.

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Team CEOTECH
La tecnologia dovrebbe arricchire la vita delle persone oltre a tutelare il pianeta.