Google sta introducendo una nuova opzione per le impostazioni del “motore di ricerca” nel Pixel Launcher in Europa. Questa nuova impostazione consente di cambiare il motore di ricerca predefinito dei Google Pixel con uno di terze parti come Bing, DuckDuckGo, ecc.

Nel settembre 2023, l’Unione Europea ha approvato il Digital Markets Act (DMA), stabilendo nuove regole per le grandi aziende tecnologiche, definite “gatekeeper”, tra cui Apple, Amazon e Alphabet. Queste aziende hanno ricevuto un termine di sei mesi per adeguarsi alle normative o affrontare sanzioni finanziarie. In risposta, Google ha delineato come intende conformarsi a queste nuove regolamentazioni, che sono entrate in vigore a marzo 2024. Come parte di questo processo di adeguamento, Google sta introducendo una modifica per gli utenti Pixel, permettendo loro di scegliere il motore di ricerca predefinito attraverso il Pixel Launcher.

La nuova impostazione consente agli utenti di sostituire il motore di ricerca predefinito di Google con uno alternativo, come Bing o DuckDuckGo, modificando anche il logo nella barra di ricerca con quello del nuovo provider scelto. Tale funzione è attualmente in fase di distribuzione esclusivamente per gli utenti Pixel situati nella regione SEE (Spazio Economico Europeo).

Questo aggiornamento sembra essere una diretta conseguenza delle esigenze imposte dal DMA. Google ha già presentato alcuni dei cambiamenti previsti in linea con la nuova legislazione, inclusa l’introduzione di una schermata di scelta durante la configurazione di un dispositivo Android. La nuova schermata offre la possibilità di selezionare un motore di ricerca o un browser differente da Google e Chrome.

Sebbene non vi sia alcuna indicazione che Google estenderà questa funzione agli utenti Android al di fuori dell’Unione Europea, chi si trova nello Spazio Economico Europeo può già modificare il proprio motore di ricerca predefinito accedendo alle impostazioni del Pixel Launcher.

Non è chiaro se altri produttori di dispositivi Android seguiranno l’esempio di Google offrendo opzioni simili nei loro telefoni all’interno dell’UE. Questo adeguamento non rappresenta la prima volta che Google modifica le sue pratiche in risposta alle normative europee. Già nel 2019, a seguito di una multa antitrust dell’UE di 4,34 miliardi di euro, l’azienda ha introdotto la possibilità per gli utenti europei di scegliere tra diverse app di ricerca e browser su dispositivi Android.

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Team CEOTECH
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