Foxconn sta vivendo un momento difficile nella sua fabbrica in Cina. Probabilmente la sua mossa è dovuta anche a questo. L’azienda ha reso noto che la sua società di Singapore ha pagato 500 milioni di dollari per 4,08 milioni di azioni di Foxconn Hon Hai Technology India Mega Development Private Limited. L’azienda sta pianificando di incrementare la produzione nel suo impianto di Telangana.
Questa notizia è arrivata dopo le controversie sorte sull’unità Foxconn in Cina ma rappresenta in ogni caso una buona notizia sia per il Paese che per la popolazione locale dato che ovviamente verranno fatte nuove assunzioni.
Il mese scorso era stata diffusa la notizia che Foxconn, noto principalmente per essere fornitore di Apple, aveva pianificato di quadruplicare la forza lavoro della sua fabbrica di iPhone in India nell’arco di due anni. Secondo gli addetti ai lavori, Foxconn intende assumere altri 53.000 lavoratori nei prossimi due anni, portando a 70.000 il numero totale dei dipendenti dello stabilimento nel sud dell’India.
Secondo una fonte governativa, l’azienda ha informato i funzionari del Tamil Nadu dell’intenzione di aumentare le assunzioni nello stabilimento indiano a seguito delle interruzioni in Cina. Allo stesso tempo un’altra fonte ha affermato che Foxconn aveva intenzione di espandere le sue operazioni in India per aumentare la sua capacità di produzione di modelli entry-level e per soddisfare la domanda indiana. Giovedì Foxconn ha anche annunciato che ha allentato i limiti di gestione del “ciclo chiuso” nella sua fabbrica.
Secondo alcuni analisti, entro il 2025 Apple potrebbe produrre un iPhone su quattro in India, dato che il gigante tecnologico sposterà parte della produzione dalla Cina a causa delle crescenti tensioni geopolitiche e degli stretti controlli COVID-19 nella nazione. Inoltre, il mese scorso Pegatron, produttore taiwanese a contratto con Apple, ha iniziato a costruire il nuovo iPhone 14 in India, il che rende ancor di più l’idea che Apple e i suoi fornitori si stiano realmente spostando fuori dalla Cina, diversificando la produzione.
