L’idea di attirare l’attenzione di Elon Musk con una mega statua dell’imprenditore da parte di una società di criptovalute è stata un vero fallimento.

Alcuni giorni fa è comparsa una bizzarra statua di Elon Musk, una testa poggiata sul corpo di una capra a sua volta su un razzo per le strade di Austin, in Texas. La statua è opera di un’azienda di criptovalute che ha dichiarato di voler omaggiare l’uomo d’affari, noto in tutto il mondo per le sue aziende e ultimamente chiacchierato per l’acquisizione di Twitter e tutto ciò che è avvenuto da allora; in realtà comunque è molto più probabile che la società abbia cercato di usare il nome di Musk per promuoversi. Se non fosse che il miliardario non ha degnato la statua della minima attenzione, non ha risposto e non ha condiviso nemmeno una foto della “sua” statua. Un errore che è costato la modica cifra di 600.000 dollari.

Andiamo per gradi. La statua è stata commissionata da EGT, una società che commercializza un token a “nome” dell’uomo più ricco del mondo, l’Elon GOAT Token. L’idea era quella di inviare la statua all’uomo d’affari, nella speranza che ne parlasse sui suoi social network, aumentando così il valore dell’EGT, il che poteva anche avere un senso. In effetti, viene in mente il Dogecoin (presente anch’esso nell’opera scultorea), che all’inizio era una criptovaluta parodistica, finché Elon Musk non ha iniziato a parlarne seriamente e ha fatto salire il prezzo. Ma Elon Musk non ha reagito affatto all’arrivo della statua presso la sede di Tesla ad Austin, in Texas. I fondatori di EGT sembrano non avere intenzione di lasciarsi scoraggiare da questo amaro fallimento e valutano di portare la statua in tour per gli Stati Uniti.

L’ultimo anno è stato complicato per il mondo delle criptovalute ed in particolare l’ultimo periodo dopo il crollo di FTX.

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Carolina Napolano
La tecnologia, roba da donne: ecco la blogger per promuovere il lato rosa della tecnologia.