La proposta di legge dell’UE sulle etichette ingannevoli potrebbe danneggiare i produttori di elettronica di consumo, ma aiutare i consumatori a scegliere meglio.

L’enorme caricabatterie da 120W fornito con il Redmi Note 12 Pro+ è abbastanza grande da uccidere qualcuno, ma non tutti sanno che non può essere usato sempre, come sottolineato da alcuni esperti. Il testo sul prodotto potrebbe infatti far pensare che l’impianto sia sempre in grado di sopportare la carica a 120W, ma si tratta di marketing.

Per porre fine a questo tipo di inganni, l’UE ha approvato una proposta di legge per normare le caratteristiche, le etichette e le immagini di marketing ingannevoli dei prodotti che si estende anche alle affermazioni sull’impatto del prodotto sulla natura o sul diritto di auto-riparazione di tali prodotti.

Questo significa che agli slogan ecologici come “neutro per il clima” e “rispettoso dell’ambiente” presenti su alcune confezioni di accessori e dispositivi per telefono non potranno più essere utilizzati perché falsi e ingannevoli. Ma non solo. La normativa mira anche a impedire alle aziende di trarre profitto dai prodotti che si rompono dopo il periodo di garanzia e ad assicurare il diritto del consumatore ad avere informazioni chiare sulle opzioni e sui costi di riparazione dei dispositivi.

Inoltre, in linea con la tendenza crescente verso uno stile di vita sostenibile e green, si prevede di stabilire uno standard che indichi chiaramente quali prodotti sono più resistenti e duraturi, facilitando le scelte d’acquisto a chi punta su prodotti di qualità.

Senza alcun dubbio, si tratta di una proposta positiva che sia l’economia che i cittadini dovranno valutare attentamente per determinare la fattibilità e l’impatto sull’industria. Tuttavia, è incoraggiante notare che tale sviluppo potrebbe fungere da spinta per una revisione più ampia delle politiche che mirano ad allungare la vita utile dei prodotti e a contrastare l’obsolescenza programmata.

Dai negoziati con i Paesi membri, previsti per maggio, si potrà capire meglio come andrà a finire questa iniziativa che, pur fra tante critiche e obiezioni, potrebbe rappresentare una grande opportunità per una transizione green e sostenibile.

Articolo precedenteSnapdragon 8 Gen 3, promette grandi prestazioni
Articolo successivoHard disk usati: un serio rischio per la privacy dei dati