Sono diversi i formati video che si possono sfruttare per una campagna YouTube: ecco come trovare quello giusto per annunci efficaci. Ce ne parlerà l’azienda Video Monster specializzata in video animati e per il web marketing.

Sono numerosi gli aggiornamenti a cui viene sottoposta la piattaforma YouTube Ads con il passare del tempo: uno di questi ha a che fare con i formati video che si possono usare. Chi desidera sviluppare una strategia di marketing di successo non può non conoscere le diverse opzioni a disposizione, con sei soluzioni tra cui scegliere: il formato TrueView in Stream, gli annunci Discovery TrueView, gli annunci Non-Skippable, gli annunci Bumper e due sottocategorie di annunci in-stream, vale a dire i TrueView for Action e i TrueView for Reach.

Personalizzare gli annunci

In base al tipo di obiettivo che ci si propone di conseguire, gli annunci possono essere personalizzati in vari modi. Da questo punto di vista, YouTube ha tutte le caratteristiche per poter essere ritenuto un vero e proprio social network, e non una semplice piattaforma per la condivisione di video. Proprio per questo motivo, nel momento in cui si predispone una campagna su YouTube è possibile individuare una vasta gamma di obiettivi: non solo le vendite (e quindi il traffico e l’aumento di lead), ma anche la considerazione del prodotto, la copertura e la brand awareness, vale a dire la consapevolezza del marchio. I formati degli annunci cambiano in base agli obiettivi, e lo stesso avviene per la strategia.

Gli annunci TrueView In-Stream

Gli annunci TrueView In-Stream, per esempio, sono utili quando si ha la necessità di acquisire contatti e, quindi, in una prospettiva di lead generazione, soprattutto se c’è un funnel dedicato ad hoc. Questi annunci possono essere riprodotti durante o prima dei video, e sono definiti ignorabili, nel senso che gli utenti possono skipparli dopo 5 secondi.

Gli annunci TrueView Discovery Ads

I TrueView Discovery Ads sono gli annunci su cui conviene puntare se si mira alla brand consideration. Con questo formato, infatti, si ha l’occasione di accrescere l’impatto sugli utenti. Chiamati anche annunci in-display, vengono visualizzati come video consigliati nella home page di YouTube o come video consigliati o correlati nella pagina di ricerca del sito. Il titolo di questi annunci video deve essere lungo al massimo 25 caratteri; invece, il testo del corpo si può sviluppare in non più di 2 righe, ciascuna delle quali con al massimo 35 parole. Le Discovery sono raccomandate nel momento in cui si desidera generare considerazione per un prodotto o per un marchio. Quando uno spettatore fa clic sull’annuncio, viene diretto al canale così da poter fruire del video correlato. Il pagamento viene effettuato in funzione del CPV, e ogni clic corrisponde a una visualizzazione. Gli annunci Discovery sono considerati i migliori per persuadere una persona a fruire di un video invece che recarsi sul sito. Per altro, i video possono essere integrati con overlay di invito.

I Bumper Ads

I Bumper Ads hanno una durata di soli sei secondi, e di conseguenza corrispondono agli annunci video più corti di tutti; anche per questo non possono essere ignorati. Insomma, gli utenti sono obbligati a visualizzare i Bumper Ads, e se gli inserzionisti vogliono mostrare una storia più lunga possono semplicemente associare più annunci bumper. A causa del vincolo di tempo, questi annunci nella maggior parte dei casi sono usati per lanciare un prodotto che deve essere fatto conoscere o per rafforzare il messaggio di un annuncio TrueView. Come si può intuire, la brevità dei Bumper Ads fa sì che essi debbano riuscire ad attirare l’attenzione delle persone sin dal primo secondo.

I Non-Skippable Ads

Come il loro nome lascia intuire, i Non-Skippable Ads sono annunci che non possono essere saltati. Sono annunci con una durata di 15 o di 20 secondi, e possono comparire prima, durante o dopo il rollo, mentre il video viene visualizzato. Gli annunci non ignorabili sono ideali per gli inserzionisti maggiori, che hanno a disposizione budget consistenti da investire. Il pagamento è previsto a seconda del CPM, che è maggiore rispetto a quello che caratterizza gli altri formati. Infatti in questo caso gli utenti possono proseguire nella visualizzazione dei contenuti solo dopo aver visto l’annuncio intero.

I derivati da TrueView

Infine ci sono le due tipologie derivate da TrueView, vale a dire TrueView for Action e TrueView for Reach. Il primo si concentra sulla promozione di azioni tramite conversioni che diventano attive sul sito: vi si ricorre se si ha la necessità di aumentare le conversioni, il che è possibile solo con un incremento del traffico. Il periodo di coinvolgimento è pari a 10 secondi; si paga dopo 10 secondi di visualizzazione da parte degli utenti. Il secondo, invece, esiste dalla primavera del 2018, e serve a migliorare la brand awareness; permette di passare al pagamento CPM, abbandonando il pagamento CPV, con un costo per 1000 impression.

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