Nonostante le precedenti dichiarazioni di Apple sulla risoluzione del problema con iOS 16.5, un bug nelle limitazioni dello Screen Time sembra essere ancora presente, consentendo ai bambini di eludere le restrizioni impostate dai genitori.

Apple si è impegnata a risolvere un bug negli iPhone, iPad e iPod Touch che sembra influenzare la funzione di limitazione dello Screen Time, secondo quanto riportato dal Wall Street Journal. Il problema riguarda la funzione Downtime, che consente ai genitori di controllare e limitare le ore in cui i bambini possono utilizzare i loro dispositivi.

“Siamo consapevoli del fatto che alcuni utenti potrebbero riscontrare un problema in cui le impostazioni di Screen Time vengono inaspettatamente resettate”, ha dichiarato un portavoce di Apple al Wall Street Journal. “Prendiamo molto sul serio queste segnalazioni e abbiamo effettuato e continueremo ad effettuare aggiornamenti per migliorare la situazione”.

Molti genitori hanno scoperto che gli orari programmati per limitare l’uso del dispositivo sono stati resettati alle impostazioni precedenti o rimossi completamente, permettendo ai bambini di utilizzare i loro dispositivi senza restrizioni. Questo problema persiste nonostante i tentativi dei genitori di implementare di nuovo le restrizioni e modificare i codici di accesso.

Un utente ha riferito di aver dovuto reimpostare la funzione “due o tre volte alla settimana”, nonostante abbia cambiato il suo codice di accesso per prevenire qualsiasi tentativo dei suoi figli di aggirare le restrizioni. Evidentemente, i bambini non segnalano sempre il problema in modo tempestivo. Questo non è un problema isolato, circa 2.300 persone in una pagina di discussione Apple hanno dichiarato di aver riscontrato lo stesso problema.

Apple ha dichiarato di essere a conoscenza del problema e ha affermato che era stato risolto con il rilascio di iOS 16.5 a maggio. Tuttavia, il Wall Street Journal ha riscontrato il problema in release successive e persino nella versione beta di iOS 17.

La funzione Screen Time, introdotta alla conferenza degli sviluppatori di Apple nel 2018, è un importante strumento di controllo parentale che consente ai genitori di monitorare l’uso del dispositivo dei loro figli e di gestire il tempo di utilizzo delle app. Attraverso questa funzione, i genitori possono impostare limiti di tempo personalizzati per ogni app che i bambini non possono estendere, o creare un periodo di inattività per bloccare tutto tranne il software selezionato e le telefonate per un intervallo di tempo definito.

La questione pone l’attenzione sull’importanza del controllo parentale nell’era digitale e sul ruolo fondamentale che aziende come Apple svolgono nel fornire strumenti efficaci per la supervisione dei genitori. Nonostante Apple non abbia ancora annunciato quando verrà rilasciato un aggiornamento per risolvere questo problema, l’azienda ha espresso il suo impegno a migliorare la situazione, rassicurando così i genitori sull’importanza che Apple attribuisce alla sicurezza e al benessere dei suoi utenti più giovani.

Articolo precedenteWhatsApp per iOS: interfaccia rinnovata per i fogli azione!
Articolo successivoDDR4 vs DDR5: un’analisi comparativa della memoria RAM