Apple non intende adottare il formato RCS per la sua messaggistica. L’azienda di Cupertino ritiene che il formato arcaico degli SMS sia più sicuro. Allo stesso tempo, i negozi di applicazioni di terze parti potrebbero presto apparire su iOS per conformarsi alle norme dell’Unione Europea.

RCS su iPhone, no. Secondo Bloomberg, Apple non vuole utilizzare il nuovo formato di messaggistica già disponibile su Android, nonostante il DMA (Digital Market Act). Si tratta di una legge dell’Unione Europea che cerca di creare coesione con i vari servizi di messaggistica, permettendo agli utenti di comunicare tra loro.

Google, WhatsApp, Telegram, Messenger… molti servizi utilizzano il nuovo e più flessibile formato RCS. Permette, tra l’altro, di avere una maggiore flessibilità nelle conversazioni, con la possibilità di inviare file o “mi piace” ai messaggi. iMessage di Apple non lo utilizza, poiché l’azienda di Cupertino rimane fedele agli SMS.

Apple non vuole passare a RCS

Secondo Bloomberg, Apple non è intenzionata ad abbandonare RCS a causa di problemi di sicurezza. Gli ingegneri temono che questo formato non consenta un’efficace crittografia delle conversazioni, come avviene attualmente con iMessage. Non c’è ancora nulla di definitivo, ma Apple è riluttante a fare il passo più lungo della gamba.

L’azienda californiana potrebbe tuttavia soddisfare gli altri requisiti della DMA. Tra queste, la possibilità per gli utenti di rivolgersi a negozi di app diversi dall’App Store. Questo esiste già su Android, ma non su iOS. Questo supporto potrebbe arrivare nel 2023 ed essere incluso in iOS 17. Si tratterebbe di un cambiamento importante per Apple, che è sempre stata molto protettiva nei confronti dei contenuti presenti sulla sua piattaforma. Resta da vedere come verrà gestita la questione in futuro.

Se Apple si rifiuta di applicare le nuove regole, l’Unione Europea potrebbe colpire duramente il portafoglio con multe fino al 20% del fatturato internazionale. Si tratta di una minaccia che l’azienda è pronta ad affrontare. In ogni caso, questa normativa è destinata a cambiare il panorama tecnologico dei prossimi anni, e non solo per i prodotti Apple.

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Carolina Napolano
La tecnologia, roba da donne: ecco la blogger per promuovere il lato rosa della tecnologia.