Un accordo risalente al 2018 tra Apple e Amazon si rivela un detonatore di controversie legali, con la Spagna che sanziona i due colossi tecnologici per presunte violazioni della normativa antitrust.

Nell’ultima battaglia legale contro le cosiddette Big Tech, la Spagna ha imposto una sanzione da 194,1 milioni di euro ad Amazon e Apple per presunte violazioni delle norme antitrust. Come riportato da Reuters, le multe fanno riferimento a un accordo sottoscritto dalle due aziende nel 2018, che conferiva ad Amazon il ruolo di rivenditore autorizzato di prodotti Apple, ma che avrebbe incluso anche clausole di natura anticoncorrenziale.

Secondo quanto dichiarato dalla Comisión Nacional de los Mercados y la Competencia (CNMC), l’ente regolatore antitrust spagnolo, “le due aziende hanno limitato senza giustificazione il numero di venditori di prodotti Apple sul sito web di Amazon in Spagna”.

Apple è stata multata per 143,6 milioni di euro e Amazon per 50,5 milioni di euro per il loro ruolo nella presunta cospirazione per la fissazione dei prezzi, inerente ai contratti firmati il 31 ottobre 2018. La CNMC ha rilevato che, a seguito dell’accordo, oltre il 90% dei venditori esistenti che commercializzavano prodotti Apple su Amazon sono stati esclusi dalla piattaforma.

Inoltre, Amazon avrebbe impedito ai rivenditori non spagnoli nell’Unione Europea di raggiungere i clienti in Spagna. Il gigante dell’e-commerce avrebbe inoltre limitato la visibilità pubblicitaria dei concorrenti di Apple nei risultati di ricerca dei consumatori per i dispositivi della casa di Cupertino.

La conseguenza, secondo la CNMC, è stato un incremento dei prezzi online dei dispositivi Apple quotati e venduti in Spagna.

Apple e Amazon hanno reagito alle sanzioni negando qualsiasi danno ai consumatori. Un rappresentante di Amazon ha dichiarato a Reuters: “Respingiamo il suggerimento della CNMC secondo cui Amazon trarrebbe vantaggio dall’esclusione dei venditori dal suo mercato, poiché il nostro modello di business si basa proprio sul successo delle aziende che vendono attraverso Amazon”. Analogamente, Apple ha sostenuto che l’accordo mirava a limitare la vendita di prodotti contraffatti, ricordando come in passato l’azienda abbia investito ingenti risorse per rimuovere centinaia di migliaia di prodotti falsi.

Entrambe le aziende dispongono di due mesi per fare appello alla decisione della CNMC. I portavoce di Apple e Amazon hanno confermato a Reuters la loro intenzione di procedere in tal senso.

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