Un passo importante verso una rete di tracciamento multipiattaforma che garantisce maggiore sicurezza e privacy per gli utenti Android iOS.

Google ha recentemente aggiornato un post sul proprio blog, rivelando che la versione di integrazione dello standard “Detecting Unwanted Location Trackers” è stata pubblicata il 20 dicembre. Questo aggiornamento segna un importante passo avanti per Android, che si prepara a lanciare la propria rete di localizzazione denominata Trova il mio dispositivo, simile alla rete “Dov’è” di Apple.

Il progetto, ancora in fase di finalizzazione, è stato inviato all’Internet Engineering Task Force (IETF) come versione 1.0, ma non è stato ancora definitivamente approvato. La sua implementazione rappresenta un salto di qualità nel panorama delle tecnologie di tracciamento, offrendo un’implementazione che non richiede un’applicazione dedicata sul dispositivo di tracciamento.

Questa rete di tracciamento multipiattaforma dovrebbe garantire un utilizzo efficiente e sicuro, permettendo agli utenti di ritrovare facilmente oggetti smarriti. Tuttavia, sorgono preoccupazioni riguardo al potenziale uso improprio di tali tecnologie, come nel caso dello stalking. Apple ha affrontato critiche simili con il lancio degli AirTag e ha dovuto introdurre strumenti per rilevare tracker indesiderati.

In risposta a queste preoccupazioni, Google ha implementato nel corso dell’estate il rilevamento di tracker indesiderati su Android, consentendo ai dispositivi di identificare AirTag vicini che potrebbero non appartenere al proprietario del dispositivo. Questa funzionalità mira a proteggere gli utenti da possibili abusi della tecnologia.

Inizialmente, il lancio della rete “Trova il mio dispositivo” di Google avrebbe potuto escludere gli utenti Apple dalla protezione contro tracker indesiderati. Tuttavia, Google ha deciso di posticipare il lancio fino a quando Apple non avrà implementato misure di protezione adeguate per gli utenti iOS.

L’implementazione di questa protezione si basa su una nuova specifica industriale supportata sia da Google che da Apple, garantendo un approccio coerente e sicuro a livello di industria. Nonostante la data di pubblicazione dello standard definitivo rimanga incerta, Google aveva precedentemente indicato che sarebbe dovuto essere completato entro la fine del 2023.

Questo sviluppo promette un miglioramento delle funzioni di privacy e sicurezza per gli utenti di entrambe le piattaforme, Android e iOS, nelle prossime settimane. Gli utenti possono quindi aspettarsi una maggiore sicurezza e privacy grazie a questa iniziativa congiunta di Google e Apple per contrastare l’uso improprio dei tracker di localizzazione.

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Carolina Napolano
La tecnologia, roba da donne: ecco la blogger per promuovere il lato rosa della tecnologia.