Amazon licenzia oltre 100 dipendenti nel settore dei videogiochi: un’ulteriore prova del difficile momento che sta attraversando il gigante dell’ecommerce. La società ha citato un cambiamento di orientamento strategico come motivo dei tagli, ma gli sforzi di Amazon per lo sviluppo di videogiochi non hanno avuto molto successo finora.

I principali giganti tecnologici del settore stanno procedendo a licenziamenti in questo momento, tra cui Amazon, Google e Microsoft. La ragione di questi licenziamenti non è chiara, ma potrebbe essere legata alle continue sfide economiche causate dalla pandemia. Le aziende sono sempre più sotto pressione per tagliare i costi e adattarsi alle nuove realtà economiche. Potrebbe anche essere dovuto ai cambiamenti nel settore, dato che sempre più persone lavorano da remoto e le aziende cercano di ottimizzare le loro operazioni per questa nuova realtà. Qualunque sia la ragione, i licenziamenti hanno indubbiamente un impatto significativo sui dipendenti colpiti e sulle loro famiglie. Amazon sta proseguendo con i licenziamenti: l’azienda ha licenziato più di 100 dipendenti nelle sue divisioni di gioco.

Amazon ha annunciato il licenziamento di oltre 100 dipendenti coinvolti nella produzione di videogiochi, compresi quelli che lavorano nelle divisioni Prime Gaming, Game Growth e nello studio Amazon Games di San Diego. L’azienda ha citato un cambiamento di orientamento strategico come ragione dei tagli, ma non ha offerto ulteriori dettagli. Il vicepresidente di Amazon Games Christoph Hartmann ha inviato una nota interna per annunciare i licenziamenti e ha dichiarato che i team di Irvine e Montreal continueranno a espandersi. I dipendenti interessati riceveranno un’indennità di licenziamento, benefici sanitari e un periodo di tempo retribuito per la ricerca di un nuovo lavoro.

Gli sforzi di Amazon per lo sviluppo di videogiochi non hanno avuto molto successo. Attualmente la società offre solo il gioco di ruolo online New World, mentre lo sparatutto free-to-play Crucible è stato disponibile solo per un breve periodo prima di essere chiuso. Anche nella sede di San Diego ci sono state turbolenze, con l’abbandono del capo dello studio John Smedley all’inizio dell’anno. I licenziamenti nel settore dei videogiochi arrivano sulla scia dei piani di Amazon di tagliare 9.000 posizioni in tutta l’azienda, nel tentativo di ridurre i costi tra la ripresa della pandemia e un’economia globale turbolenta.

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