Un’offensiva contro gli ad blocker sta cambiando il gioco: YouTube induce gli utenti a disinstallare estensioni popolari, mentre le aziende di blocco degli annunci si trovano a fare i conti con una nuova realtà digitale.

La recente mossa di YouTube per disincentivare l’uso degli ad blocker sta avendo un impatto significativo sulle aziende che sviluppano questi strumenti. Diverse compagnie di blocco degli annunci hanno segnalato una riduzione drastica nel numero di utenti, una diretta conseguenza delle nuove tattiche adottate dalla piattaforma di streaming video di punta di Google.

Una delle aziende colpite, AdGuard, ha rivelato a Wired di aver sperimentato una caduta allarmante delle installazioni giornaliere. Dal 9 ottobre, il CTO Andrey Meshkov ha riferito che ci sono state oltre 11.000 disinstallazioni della loro estensione per Chrome ogni giorno, quasi il doppio rispetto alle 6.000 quotidiane registrate prima dell’implementazione del cambiamento da parte di YouTube. Il picco di tale fenomeno si è avuto il 18 ottobre, con un numero sbalorditivo di 52.000 disinstallazioni in un solo giorno.

C’è da notare, tuttavia, che le installazioni della versione a pagamento di AdGuard, apparentemente immune al giro di vite di YouTube, hanno visto un incremento. Questo suggerisce una potenziale strategia di monetizzazione per le aziende di ad blocking, che potrebbero sfruttare l’opportunità per incentivare i consumatori verso i loro prodotti premium.

Un’altra importante azienda di ad blocker, Ghostery, ha invece riportato un tasso di uso stabile nel mese di ottobre. Nonostante ciò, ha registrato un significativo aumento del numero di installazioni e disinstallazioni giornaliere, con un’escalation da tre a cinque volte superiore al solito. Sorprendentemente, più del 90% degli utenti che hanno rimosso il prodotto lo hanno fatto segnalando l’inefficacia dello strumento su YouTube come motivazione principale.

L’offensiva di YouTube ha mostrato di interessare principalmente gli utenti che accedono alla piattaforma tramite il browser Chrome su computer portatili e desktop, il che ha spinto alcuni a cercare soluzioni alternative. Secondo quanto riferito da Ghostery, le installazioni del browser Edge di Microsoft sono cresciute del 30% in ottobre rispetto al mese precedente.

Va sottolineato che gli annunci pubblicitari su YouTube stanno diventando una fonte sempre più rilevante nelle entrate complessive di Google. Solo dall’inizio di quest’anno fino a settembre, l’azienda ha guadagnato più di 22 miliardi di dollari dalla pubblicità sulla piattaforma. Contemporaneamente, YouTube sta spingendo gli utenti verso YouTube Premium, servizio che offre un’esperienza senza annunci, con vantaggi aggiuntivi come il download di video, lo streaming di alta qualità e l’accesso a YouTube Music. Da segnalare, inoltre, l’aumento del prezzo di YouTube Premium in molti Paesi europei, ora a 12,99 euro al mese.

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Team CEOTECH
La tecnologia dovrebbe arricchire la vita delle persone oltre a tutelare il pianeta.