Tra un calo delle spedizioni di smartphone e l’avvento nel settore dei veicoli elettrici, Xiaomi reinventa la sua strategia per mantenere la leadership nel panorama tecnologico.

Il 2023 ha riservato per Xiaomi delle sfide impreviste. Nel suo ultimo rapporto finanziario, il gigante tecnologico ha rivelato una contrazione dei ricavi generati dalla sua divisione smartphone. Ciò non sorprende se si considera l’attuale stagnazione del mercato globale della telefonia mobile, ma è particolarmente sentito in Cina, patria di Xiaomi.

Le cifre sono chiare: le entrate di Xiaomi per l’ultimo trimestre hanno registrato una diminuzione del 4% rispetto allo stesso periodo del 2022, fermandosi a 67,4 miliardi di yuan. Tuttavia, questo calo è stato meno marcato rispetto alle previsioni degli analisti, che si aspettavano un declino ancora più pronunciato vista la situazione di mercato. Delle entrate totali, ben 36,59 miliardi di yuan sono attribuibili alla divisione smartphone.

Eppure, nonostante la tempesta, c’è un raggio di sole per Xiaomi: l’utile netto del gigante tecnologico è balzato a 5,14 miliardi di yuan, mostrando un incremento straordinario del 147% rispetto ai 2,08 miliardi del 2022. Questa crescita sembra essere il frutto della strategia commerciale dell’azienda, insieme a un’efficace ottimizzazione dei costi. In parallelo, gli utenti attivi mensili dei dispositivi Xiaomi sono cresciuti del 10,6%, segnando un altro traguardo con un totale di 606 milioni.

Ma il settore smartphone ha risentito delle sfide del mercato. Le spedizioni di telefoni ai rivenditori hanno visto una flessione del 19%, attestandosi a 8,6 milioni di unità nel secondo trimestre. L’India, uno dei mercati chiave per Xiaomi, ha risentito particolarmente di questo calo, con una riduzione del 22% delle spedizioni.

In un contesto così mutevole, le aziende sono chiamate a reinventarsi. E Xiaomi non è da meno. La notizia che sta facendo il giro del mondo è l’intenzione di Xiaomi di entrare nel mercato dei veicoli elettrici, con piani ambiziosi per la costruzione di fabbriche dedicate in Cina. Lu Weibing, l’amministratore delegato, ha ribadito che l’obiettivo di avviare la produzione di massa della prima auto nel 2024 rimane saldo. “Stiamo avanzando meglio di quanto previsto”, ha commentato Weibing.

Parallelamente, la divisione prodotti lifestyle e IoT di Xiaomi – che spazia dai notebook alle smart TV, dagli smartwatch alle applicazioni per la casa – ha visto un robusto aumento del 12,3% nel fatturato, arrivando a 22,25 miliardi di yuan nel Q2 2023. Un elemento trainante sono stati i nuovi tablet della famiglia Pad 6.

Ma è sul fronte dei veicoli elettrici che gli occhi sono puntati. Il prototipo, soprannominato Xiaomi MS11, è stato avvistato per le strade di Xinjiang, svelando un design da berlina coupé. Se le voci saranno confermate, l’auto potrebbe vantare una batteria da 101 kWh e un’autonomia che tocca gli 800 km.

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