Nella giornata del 28 dicembre sono stati presentati i nuovi flagship di casa Xiaomi; Xiaomi 12 è tra i primi smartphone (dopo Motorola X30) ad essere equipaggiati con il nuovo SoC di Qualcoom lo Snapdragon 8 Gen 1. La famiglia sarà formata da tre smartphone: Xiaomi 12, Xiaomi 12 Pro e Xiaomi 12X; per adesso non si hanno notizie del modello Ultra, se non per qualche render in rete, che potrebbe comunque uscire nei prossimi mesi. Le novità non si fermano qui, è stata presenta anche la MIUI 13 che si focalizza principalmente sulla sicurezza e performance ma è stata pensata anche per adattarsi meglio a schermi con diagonali maggiori, quindi, per tablet o eventuali pieghevoli.

Xiaomi 12: maneggevolezza al primo posto

Balza subito all’occhio come i modelli di quest’anno abbiano subito un restyle non indifferente sul fronte estetico. La differenza maggiore è sul retro, nel modulo delle fotocamere che risulta più sobrio e forse anche più adatto al gusto del pubblico europeo. Nel panorama Android sono pochi gli smartphone top di gamma dalle dimensioni compatte e Xiaomi 12 vuole coprire proprio questa fetta di mercato. Il peso è di soli 180gr e le dimensioni sono di 152.7 x 69.9 x 8.2 mm, il display ha una diagonale da 6,28” (protetto da un vetro Gorilla Glass Victus) con caratteristiche tecniche di tutto rispetto. Il display è un’unità AMOLED in risoluzione FHD+ con refrash rate a 120Hz e luminosità massima di 1100 nits. La batteria è da 4.500 mAh con supporto alla ricarica rapida cablata a 67W, wireless fino a 50W e inversa fino a 10W.

Il comparto fotografico dello Xiaomi 12 è formato da tre sensori supportati dalla nuova versione dell’applicazione fotocamera della MIUI 13 che integra algoritmi per migliorare la resa in notturna e il CyberFocus (per la messa a fuoco rapida):

  • principale: 50MP Sony IMX766 f/1.9 OIS; 
  • grandangolare: 13MP f/2.4 123°; 
  • Telemacro: 5MP, scatti macro a distanza di 3mm e Zoom ottico 2X; 
  • camera frontale: 32MP

Xiaomi 12 Pro: il top della linea, in attesa dell’Ultra

Xiaomi 12 Pro a primo impatto sembra essere la versione ingigantita del modello 12 (163 x 74.6 x 8.1 mm), esteticamente è identico ma le differenze ci sono e sono anche importanti. La variante Pro gode di un più pregiato display da 6.73” in tecnologia AMOLED LTPO con refrash rate dinamico fino a 120Hz (scende fino a 1Hz), risoluzione QHD+ e densità pari a 522 ppi, inoltre, la luminosità massima dichiarata è di ben 1500 nits. La batteria è da 4.600mAh con supporto alla ricarica rapida a 120W (0-100% in 18 minuti), 50W wireless e 10W inversa.

Almeno sulla carta anche nel reparto fotografico vi è una bella differenza rispetto a Xiaomi 12; troviamo sempre tre sensori ma questa volta hanno tutti una risoluzione da 50MP:

  • principale: 50MP Sony IMX707 f/1.9 OIS; 
  • grandangolare: 50MP f/2.2 115°; 
  • teleobiettivo 2X: 50MP f/1.9 ;
  • camera frontale: 32MP. 

Xiaomi 12X: il top economico 

Xiaomi 12X è identico al modello 12, ha il medesimo pannello e comparto fotografico, la differenza è nel SoC. Niente Snapdragon 8 Gen 1 ma il buon “vecchio” Snapdragon 870. Potrebbe essere un modello davvero interessante per coloro che cercano lo smartphone compatto ma non hanno bisogno delle performance maggiori, soprattutto lato GPU, offerte dal nuovo SoC di Qualcoom. 

Almeno per il mercato cinese Xiaomi 12, 12 Pro e 12X hanno tre tagli per lo storage tra cui scegliere (no micro-SD): 8/128 GB, 8/256 GB e 12/256 GB.

MIUI 13: più sicura e più veloce

Insieme ai nuovi smartphone di casa Xiaomi è stata presentata anche la nuova MIUI 13 basata su Android 12. Come detto all’inizio dell’articolo particolare attenzione è stata riversata sui temi sicurezza e performance. Oltre allo sblocco con impronta digitale è stato aggiunto lo sblocco facciale che registra non solo il volto ma anche parte del busto così da renderlo più sicuro. La nuova UI di Xiaomi integra una protezione contro le frodi informatiche che si basa su una lista di siti web poco attendibili o che diffondono malware; si potrà anche inserire un watermark privato sulle immagini per proteggere le informazioni del file.

Già con la MIUI 12.5 il miglioramento delle performance di sistema era visibile, adesso Xiaomi garantisce che, con la nuova versione, le app native (quelle di sistema come orologio, gestore file ecc) e le app di terze parti saranno più fluide con un incremento fino al 26%. Sono migliorate anche le performance nel multitasking che adesso consente di avere fino a 14 app in background senza problemi. Affinate ulteriormente anche le animazioni, ampliata la possibilità di personalizzazione della UI e i widget, ridisegnati, si adattano meglio allo spazio sulla homescreen.

Xiaomi con la MIUI 13 vuole realizzare un vero e proprio ecosistema, infatti, si estenderà anche su altri dispositivi permettendo di metterli in comunicazione fra di loro (un po’ come fa HarmonyOS). Ciò vuol dire che si estenderà su smartphone, laptop, smart TV e altri gadget che saranno controllabili direttamente dal Magic Center che verso metà dell’anno prossimo sarà disponibile per i Beta Tester pubblici ma dovremmo aspettare ulteriori notizie per sapere se questa funzione arriverà anche per il mercato occidentale. 

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Liberato Stassano
Ho varie passioni che ruotano intorno alla tecnologia come gli smartphone, i PC e i videogiochi ma con la diffusione delle cuffie wireless mi sono avvicinato sempre di più al mondo dell'audio fino a rimanerne stregato e diventarne un grande appassionato.