Mentre TikTok continua a insistere che i dati degli utenti americani sono conservati negli Stati Uniti, recenti rivelazioni dimostrano che i dati dei creator sono effettivamente inviati in Cina.

Il duro scontro tra TikTok e gli Stati Uniti continua a far luce su nuove informazioni. Per mesi, l’azienda cinese ha ribadito che tutti i dati degli utenti americani dell’app sono conservati negli Stati Uniti, fino a quando, questa settimana, ha cambiato rotta. Il social network ha fatto una piccola precisazione: i dati personali dei creator sono effettivamente conservati in Cina.

La questione che TikTok non sembra in grado di evitare è: cosa succede ai dati degli utenti che vivono fuori dalla Cina? In Europa, la risposta è più o meno chiara. La stessa TikTok ha dichiarato che i dati personali degli utenti vengono inviati in Cina. Ma per gli Stati Uniti, la situazione è molto più complessa. Data la crescente diffidenza degli Stati Uniti verso il loro grande rivale, la piattaforma ha tutto l’interesse a sostenere che i dati degli utenti americani sono conservati nel Paese stesso, oltre che a Singapore.

Tuttavia, TikTok mantiene un certo grado di ambiguità sulla questione. A marzo, l’amministratore delegato Shou Zi Chew ha ammesso durante un’audizione a Capitol Hill che alcuni dati sono stati inviati in Cina. Ora, sappiamo di più. A fine maggio, Forbes ha pubblicato un’indagine che ha rivelato che i dati dei creator di contenuti della piattaforma, che vengono pagati per i loro video, erano effettivamente inviati nel Regno Unito.

Questa inchiesta ha portato vari senatori statunitensi a contattare nuovamente TikTok per fare chiarezza sulla questione. In una lettera di risposta, l’azienda ha fornito alcuni dettagli, seppur scarsi. TikTok ha fatto una distinzione tra i dati degli utenti occasionali dell’app e quelli dei suoi creator, che vengono pagati dal programma partner. Mentre i dati dei primi sono conservati negli Stati Uniti e a Singapore, non è così per quelli dei secondi, che vengono inviati in Cina.

“Siamo stati interrogati sui dati protetti degli utenti raccolti nell’applicazione e la nostra testimonianza si è concentrata su questi dati, non su quelli dei creator”, spiega TikTok nella sua lettera, sottolineando che ciò non invalida le sue precedenti dichiarazioni al Congresso. Tra i dati coperti da un’eccezione per la piattaforma ci sono “dati pubblici, misure commerciali, dati di interoperabilità e alcuni dati relativi ai creator”.

Nonostante ciò, TikTok afferma che il governo cinese non ha accesso a questi dati e non lo avrà mai. Tuttavia, questa risposta non ha placato le preoccupazioni dei senatori americani, che sostengono che “i dati degli americani sono ancora esposti ai draconiani e pervasivi regimi di spionaggio di Pechino, nonostante le affermazioni della fuorviante campagna di PR di TikTok”.

La controversia tra TikTok e gli Stati Uniti non è ancora finita e questa nuova rivelazione potrebbe alimentare ulteriormente le tensioni tra l’azienda cinese e il governo americano.

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