Il biosensore Abbott Libre Sense analizza il glucosio nel corpo per aiutare chi svolge attività sportiva a regolare al meglio alimentazione ed allenamento. I dati raccolti vengono elaborati e si possono visualizzare mediante l’app Supersapiens, un’applicazione veramente ben fatta che fornisce tantissime informazioni utili che vanno oltre la sola analisi dei dati. Precisiamo fin da ora che il dispositivo non è per uso medico ma è un supporto per gli sportivi per poter monitorare i livelli di glucosio in tempo reale, per comprendere la correlazione fra livelli di glucosio e prestazioni, per verificare se l’alimentazione è adeguata, per prepararsi e recuperare meglio.

Abbott Libre Sense, com’è fatto e come va applicato

Libre Sense è un piccolo dispositivo di forma circolare che va applicato al braccio, nella parte del tricipite. Va applicato sulla pelle asciutta e pulita, dove non vi sono nei, cicatrici o smagliature. L’ago retrattile è molto sottile e sembra lungo, a primo impatto per me non è apparso rassicurante (ma devo ammettere di non avere un buon rapporto con gli aghi). Ciò che però rimane all’interno del corpo è un filamento morbido lungo circa 5mm e spesso quanto un capello. In ogni caso, dato che non svolgo attività sportiva regolarmente, è stato mio marito a prestarsi per indossarlo e ha dichiarato di non aver avvertito alcun fastidio né al momento dell’applicazione né durante le settimane in cui ha indossato il biosensore, sia durante il giorno sia durante la notte dormendo sul fianco. Non ha dato fastidio nemmeno con l’abbigliamento, che si trattasse di maglia sportiva o camicia.

Libre Sense è pronto all’uso, dunque va solo applicato con l’ausilio dell’applicatore presente in confezione, ha una durata di 14 gg e non può essere riutilizzato. A nulla varrebbe senza il supporto dell’app Supersapiens, disponibile gratuitamente per iOS ed Android, che potete scaricare anche prima di applicare il sensore, anzi, forse è meglio dato che fornisce molte informazioni interessanti riguardo il glucosio con guide chiare e dettagliate. Il biosensore è ovviamente resistente al sudore e permette di fare tranquillamente la doccia. Se poi vogliamo star tranquilli possiamo applicare il Performance Patch in silicone che troviamo in dotazione nel pacchetto.

App Supersapiens

Se Abbott ha messo in questo biosensore tutte le sue conoscenze riguardo i dispositivi medici e la glicemia trasponendoli in ambito sportivo, l’applicazione Supersapiens permette di monitorare tutti i dati rilevati attraverso varie analisi.

La parte iniziale è un pò macchinosa perchè richiede molti dati, ma è solo per poter creare un profilo demografico. Oltre ai soliti dati per la registrazione vengono chiesti dati riguardo la persona, da peso e altezza allo sport principale svolto, alle attività secondarie e la dieta seguita o comunque il tipo di alimentazione. Viene dunque creato un profilo. 

Il pairing col biosensore e lo smartphone non è andato a buon fine al primo tentativo ma col secondo è filato tutto liscio. Quando la connessione Bluetooth viene interrotta, viene richiesto di effettuare la scansione e per farlo basta avvicinare lo smartphone al braccio. Non è necessario in questo caso spogliarsi, con una maglia a maniche lunghe il rilevamento avviene senza problemi, ma con più strati in alcuni casi conviene toglierne almeno uno. In caso di problemi viene fornita assistenza.

L’app è pensata per esperti e non, con diversi livelli, o fasi, a cui si accede una volta diventati più pratici e consapevoli ed in base ai giorni di utilizzo. La sezione Impara e le relative guide e i video per chi, come noi, usa per la prima volta un biosensore per il monitoraggio del glucosio sono veramente utili sia per capire di cosa stiamo parlando e cosa stiamo facendo sia per comprendere l’utilità del biosensore e del monitoraggio del glucosio. Vengono proposti anche esperimenti da poter eseguire per vedere la reazione del nostro organismo.

Dopo l’applicazione del biosensore occorre circa un’ora perchè vengano raccolti i primi dati. Dopo è possibile visualizzare sullo smartphone mediante l’app la lettura del glucosio in tempo reale con la freccia di tendenza che si forma sul grafico. Occorrono comunque almeno 24 per raccogliere dati sufficienti per avere almeno un quadro iniziale che poi si andrà ad evolvere con l’uso nell’arco delle settimane.

Sul grafico vengono visualizzate le fasce, indicate anche dai colori, nelle quali bisognerebbe stare. Si può così vedere quali sono gli andamenti della linea nelle ore di allenamento e in tempo reale durante l’allenamento stesso, nelle ore di sonno oppure in seguito ai pasti e al tipo di pasto e quali sono le risposte dell’organismo. L’applicazione di un solo biosensore rende l’idea delle informazioni che possiamo ricevere e di quali sono le risposte del nostro corpo. Per migliorare realmente le proprie prestazioni sul lungo termine è necessario a parer mio proseguire con le applicazioni del biosensore e con una seconda applicazione si comincia ad avere un quadro più chiaro e le risposte ai nostri quesiti. Come per tutto, poi dipende dalle nostre necessità e dagli obiettivi che intendiamo raggiungere.

Considerazioni finali

Il biosensore Libre Sense di Abbott non è un presidio medico, come già precisato. Insieme all’applicazione Supersapiens diventa un’utile strumento di supporto tecnologico per chi fa sport per conoscere meglio il proprio corpo, conoscere l’apporto glicemico, anche se non si è sportivi di alto livello ma si pratica un’attività con serio interesse e anche con lo scopo di migliorare le proprie condizioni fisiche.

Certo, il costo forse non è per tutti, poichè per l’abbonamento mensile occorrono 150 euro ed abbiamo 2 biosensori (ogni biosensore dura 14 gg), l’accesso all’app e i patch ma è possibile valutare l’acquisto per un numero limitato di settimane, magari in vista di una gara particolare e di allenamenti di preparazione, ad esempio il programma di allenamento di 14 settimane a 565 euro, dove avremo 7 biosensori, l’app e 10 patch. Sono diverse le opzioni disponibili che potete visualizzare sul sito ufficiale Supersapiens e dove potete valutare, anche con l’aiuto di un esperto, qual’è il programma più adatto a voi. 

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Carolina Napolano
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