SpaceX sfrutterà i satelliti Starlink per fornire connettività cellulare agli smartphone con supporto ai messaggi di testo previsto dal 2024 e supporto vocale dal 2025.

SpaceX ha presentato una nuova pagina sul sito web di Starlink che promuove il prossimo servizio “Starlink Direct to Cell”, che mira a fornire ai telefoni LTE di tutto il mondo messaggistica, voce e dati mobili. Del resto lo slogan è chiaro: “Accesso senza soluzione di continuità a messaggi, voce e dati per i telefoni LTE di tutto il mondo”.

Di questo progetto se ne parla fin dallo scorso anno. SpaceX aveva a tal scopo stretto una partnership con T-Mobile, un operatore statunitense, per avviare i test oltre che aumentare la copertura di T-Mobile negli Stati Uniti, in particolare modo in quelle con segnale cellulare scarso o assente.

La pagina web rivela che SpaceX intende consentire agli smartphone di inviare messaggi di testo via satellite nel 2024, mentre per le chiamate vocali e la ricezione di dati mobili bisognerà attendere il 2025, così come per i dispositivi IoT con standard LTE.

Si sottolinea inoltre che il sistema direct-to-cell funzionerà con i telefoni LTE esistenti in qualunque luogo e non richiederà modifiche all’hardware, al firmware o necessiterà di applicazioni speciali. La pagina spiega anche che Starlink Direct to Cell utilizzerebbe “un modem eNodeB avanzato” che “si comporta come una torre cellulare nello spazio”.

SpaceX riporta inoltre che i satelliti direct-to-cell saranno lanciati nello spazio prima a bordo del razzo Falcon 9 e poi con la Starship. Una volta in orbita, i satelliti si collegheranno alla costellazione Starlink. Ricordiamo che il razzo di Elon Musk è attualmente in attesa del via libera dell’amministrazione statunitense per decollare per la seconda volta. Inoltre il servizio necessiterà dell’approvazione della FCC per poter partire.

SpaceX intende stabilire partnership con altri fornitori. La pagina include un modulo di contatto con cui le aziende possono mettersi in contatto con SpaceX per espandere le loro reti mobili.

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Carolina Napolano
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