Sony annuncia un taglio di circa 900 posti di lavoro da PlayStation Studios, con la chiusura dello studio di Londra e riduzioni in altri team come Guerrilla Games, Naughty Dog e Insomniac. La decisione è stata presa dopo aver valutato i progetti in corso e le mutate condizioni del mercato.

Sony Interactive Entertainment (SIE) ha annunciato una drastica riduzione della forza lavoro dei PlayStation Studios, che vedrà circa l’8% del suo personale, pari a circa 900 persone, essere colpito a livello globale.

Tra le conseguenze più dolorose di questa ristrutturazione c’è la chiusura dello studio di Londra, una presenza fissa nell’ecosistema PlayStation da 22 anni. Lo studio, celebre per titoli amati dalla comunità come This is Football, The Getaway, Singstar, Wonderbook e Blood & Truth, aveva da poco annunciato un ambizioso progetto di un gioco d’azione co-op ambientato in una versione fantasy moderna di Londra. Purtroppo, con la chiusura dello studio, anche questo promettente gioco è stato cancellato.

La portata dei licenziamenti non si limita però a un singolo studio. Anche nomi di grande prestigio come Guerrilla Games (creatore di Horizon), Naughty Dog (Uncharted, The Last of Us) e Insomniac Games (Ratchet & Clank, Marvel’s Spider-Man) sono stati colpiti da questa ondata di riduzioni. Inoltre, Firesprite, il team di Liverpool acquisito da SIE circa due anni e mezzo fa e co-sviluppatore di Horizon Call of the Mountain per PSVR2, vedrà anch’esso riduzioni, lasciando incerto il destino di un suo presunto progetto horror.

Hermen Hulst, responsabile di PlayStation Studios, ha commentato i licenziamenti sottolineando che la decisione di interrompere il lavoro su certi progetti “non è una riflessione sul talento o sulla passione dei membri del team”. Ha ribadito l’impegno di Sony nella sperimentazione creativa, pur riconoscendo che non tutte le grandi idee si trasformano in grandi giochi e che a volte i cambiamenti nel mercato o nel settore possono richiedere dolorosi cambi di rotta.

Questi tagli arrivano in un momento in cui Sony sta navigando acque turbolente, con una perdita di 10 miliardi di dollari di capitalizzazione di mercato seguita alla pubblicazione di deludenti margini di profitto nell’ultima relazione trimestrale. La situazione riflette un fenomeno più ampio che interessa tutto il settore videoludico, con giganti come Microsoft e Riot Games che hanno anch’essi annunciato riduzioni della loro forza lavoro all’inizio del 2024.

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Carolina Napolano
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