Snapchat sta rivoluzionando la realtà aumentata con l’introduzione della tecnologia Ray Tracing nell’AR Lens Studio per gli sviluppatori.

Questa tecnologia consente di ottenere rendering molto realistici su oggetti realizzati con la realtà aumentata, basandosi sul tracciamento della luce. In collaborazione con Tiffany & Co. la prima Lens realizzata con il Ray Tracing permette agli utenti di provare i braccialetti Tiffany Lock con la tecnologia AR e di acquistarli direttamente all’interno dell’applicazione. Questo nuovo sviluppo migliora la qualità di tutte le Lens con oggetti in cui la luce rimbalza e si riflette sulla loro superficie, come metalli, pietre e superfici di vetro.

Il ray-tracing è una tecnica di rendering utilizzata nella computer grafica per creare immagini realistiche simulando il comportamento della luce in un ambiente fisico. Funziona tracciando il percorso dei raggi della luce mentre interagiscono con gli oggetti e le superfici in una scena virtuale, calcolando il modo in cui si comporterebbero nel mondo reale. Ciò consente di ottenere riflessi, ombre e altri effetti accurati e realistici, creando immagini visivamente più convincenti e realistiche rispetto ad altre tecniche di rendering.

Snapchat sta lavorando molto per migliorare la propria tecnologia nell’ambito della creazione di lenti per lo shopping. Nel 2022 250 milioni di utenti di Snapchat hanno utilizzato le lenti per lo shopping AR per oltre 5 miliardi di volte. L’introduzione della tecnologia di Ray Tracing nella sua app potrebbe anche aiutare l’azienda a competere meglio con aziende di social media più grandi, come Instagram e Messenger.

Snap ha recentemente stretto una partnership con Amazon per la sua esperienza di acquisto Virtual Try-On alimentata dalla realtà aumentata, a partire dagli occhiali ma con l’intenzione di espandersi ad altre categorie nei prossimi mesi. Grazie a questi nuovi miglioramenti AR l’esperienza di acquisto personale degli utenti diventa più accessibile e divertente per gli Snapchatter.

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Carolina Napolano
La tecnologia, roba da donne: ecco la blogger per promuovere il lato rosa della tecnologia.