Con il rilascio della sua interfaccia aggiornata One UI 6, Samsung risolve le accuse persistenti riguardo allo spazio di archiviazione “occupato” dal sistema, rivelando una diversa presentazione delle cifre di memoria.

Dalla loro comparsa, gli smartphone sono stati al centro di discussioni e polemiche. Una di queste, recentemente in primo piano, riguarda la reale capacità di memoria dei dispositivi. Nell’epoca della digitalizzazione, lo spazio di archiviazione diventa cruciale, e non è raro che si stigmatizzi un brand per come gestisce e presenta questa capacità. Samsung, gigante della tecnologia, non fa eccezione alla regola.

Lo scorso febbraio, il web è stato teatro di vivaci dibattiti: il sistema del Galaxy S23 di Samsung, si diceva, avrebbe occupato fino a 60 GB di spazio, ovvero circa un quarto della memoria totale di alcuni modelli. A prima vista, una cifra impressionante e preoccupante, visto che, essendo parte del “sistema”, non si può intervenire per liberare spazio.

Ma c’è un dettaglio che molti sembrano aver tralasciato: la discrepanza tra la capacità di memoria dichiarata e quella effettiva. Quando un dispositivo viene promosso con, ad esempio, 512 GB, la realtà è che l’utente dispone di 476 GB. La ragione? La differenza nelle unità di misura. Mentre siamo abituati a calcolare lo spazio in gigabyte (1 GB = 1024 MB), i sistemi operativi, come Android, utilizzano i gibibyte (fattore di moltiplicazione di 1000).

Questa sottigliezza ha creato confusione e polemiche, con l’accusa che Samsung “gonfiasse” artificialmente le cifre, nascondendo la differenza sotto la voce “sistema”. Con il recente rilascio in beta di One UI 6, basata su Android 14, Samsung ha deciso di fare chiarezza. La differenza tra capacità dichiarata e effettiva non verrà più nascosta sotto la categoria “sistema”.

Uno screenshot condiviso da Max Weinbach ha evidenziato questo cambiamento: su un dispositivo con One UI 6, il sistema occupa solo 16,5 GB, ben distante dai controversi 60 GB di cui si parlava precedentemente. Questa mossa da parte di Samsung non modifica la quantità di spazio effettivamente disponibile, ma offre una rappresentazione più chiara e trasparente per gli utenti.

Il cambiamento, quindi, non ha impatti pratici sullo spazio effettivamente disponibile per gli utenti, ma rappresenta un passo importante verso una maggiore trasparenza e per mettere fine a polemiche infondate. In un settore in cui la fiducia e la chiarezza sono essenziali, Samsung dimostra di voler ascoltare i suoi utenti e di adottare strategie comunicative più trasparenti. In definitiva, l’utente ne beneficia, avendo un quadro più chiaro delle reali capacità del suo dispositivo.

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