Netflix registra una nuova perdita di quasi un milione di abbonati nel secondo trimestre; le prospettive non sono ottimistiche
Questo non è stato sicuramente un anno facile per Netflix. Dopo aver rivelato di aver perso 200.000 abbonati e di aver deciso di adottare nuove strategie finanziarie cancellando le serie originali, il colosso dello streaming ha presentato ieri martedì 19 luglio nuovi report che giustificano i tagli alla spesa dell’azienda negli ultimi mesi.
Secondo i dati del 2° trimestre di quest’anno, tra aprile e giugno il servizio ha perso 970.000 abbonati in tutto il mondo. Sebbene non siano il primo calo, questi tassi sono i più allarmanti dalla creazione della piattaforma, rappresentando un aumento di quasi il 500% rispetto al primo trimestre del 2022.
Pur avendo ottenuto una cattiva performance nel periodo, il risultato registrato da Netflix è ottimistico se confrontato con le previsioni dei dirigenti dell’azienda statunitense, che all’inizio dell’anno avevano stimato che il numero di cancellazioni nel 2° trimestre sarebbe stato di due milioni, un calo motivato dalla crescita della concorrenza nel settore dello streaming.
È la seconda volta che Netflix perde abbonati e lo scenario futuro non propone cambiamenti positivi. Secondo le informazioni, a giugno di quest’anno il numero totale di utenti del servizio era di 220,7 milioni, un numero di abbonati che è ancora sufficiente a mantenere l’azienda in testa rispetto ai rivali, ma che è in calo negli ultimi sei mesi.
Una delle misure recentemente annunciate per cercare di frenare il declino è l’arrivo di piani più economici con una qualità e una visualizzazione degli spot pubblicitari inferiori. Inoltre, Netflix addebiterà anche un costo aggiuntivo per chi accede da più di una casa, una misura che punta a limitare la condivisione del profilo con amici o persone che non risiedono allo stesso indirizzo.
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