L’indagine di CivicScience rivela che l’ipotizzato ulteriore rincaro di Netflix potrebbe comportare un drastico calo degli abbonamenti alla già criticata piattaforma di streaming.

Negli anni 2010, Netflix godeva di un quasi monopolio nel mondo dello streaming, accogliendo un costante afflusso di abbonati e godendo di un indice di gradimento in ascesa. Tuttavia, recentemente, la chiara immagine della piattaforma sembra essersi opacizzata, con l’azienda che si trova ora a navigare in acque tumultuose.

Uno degli ultimi punti dolenti è stato l’aumento dei prezzi all’inizio dell’anno, un’azione che ha colpito gli abbonati a livello globale, accendendo non poche polemiche all’interno della comunità. In un periodo già funestato da inflazione e con un servizio che sta perdendo pezzi del suo appeal, l’aumento non è stato accolto positivamente. Eppure, stando a diverse fonti, Netflix starebbe considerando un ulteriore incremento nei prossimi mesi. Ma, secondo una recente indagine condotta dal CivicScience Institute, questa mossa potrebbe avere conseguenze disastrose per la piattaforma di streaming.

Dopo aver raccolto le opinioni di oltre 4.000 persone, il report ha evidenziato che solo il 50% degli attuali abbonati sceglierebbe di mantenere i pacchetti Standard o Premium (quelli senza pubblicità) se dovessero esserci ulteriori rincari. Uno potrebbe ipotizzare che il resto della clientela opterebbe per il pacchetto con pubblicità, ma solo una minoranza sceglierebbe questa strada. Sorprendentemente, il 39% ha dichiarato che, di fronte a nuovi aumenti, deciderebbe di cancellare del tutto il proprio abbonamento.

La disaffezione nei confronti di Netflix è, senza dubbio, un fattore critico in questa equazione. Tuttavia, il CivicScience Institute sottolinea che l’inflazione gioca un ruolo fondamentale nella decisione degli utenti di abbandonare la piattaforma. In effetti, il 33% degli americani ha già deciso di tagliare, o sta pianificando di farlo, le spese dedicate allo streaming. Questo dato è in crescita da gennaio. Inoltre, come osservato dall’istituto, c’è stato un declino tra settembre e ottobre nella percentuale mensile di persone con quattro o più abbonamenti allo streaming, proseguendo una tendenza al ribasso presente per tutto l’anno.

Questi dati rappresentano un campanello d’allarme per Netflix, la quale, oltre a confrontarsi con una perdita di fiducia, si trova ora a dover bilanciare attentamente le proprie strategie di prezzo in un periodo economicamente instabile e in un mercato sempre più saturo e competitivo.

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Team CEOTECH
La tecnologia dovrebbe arricchire la vita delle persone oltre a tutelare il pianeta.