Sono passati nove mesi da quando LumaTouch ha annunciato che il suo apprezzato editor video per iOS, LumaFusion, sarebbe arrivato su Android tramite il Galaxy Store di Samsung e più di un anno da quando ha promesso di portarlo su Chrome OS, offrendo un’app che valesse la pena di essere utilizzata su questa piattaforma. Pur avendo superato le scadenze, l’azienda si sta finalmente dimostrando all’altezza della situazione, aprendo l’accesso anticipato all’applicazione su entrambe le nuove piattaforme.

LumaTouch afferma di aver riunito un team supplementare di sviluppatori Chrome OS per questa iniziativa, che dovrebbe garantire una conversione più ottimale dell’app per iOS. Gran parte delle funzionalità presenti in quella versione dell’editor dovrebbero essere presenti in quelle per Android e Chrome OS: LUT standard e personalizzate, supporto per media e progetti da 18fps a 240fps e una completa integrazione con Storyblocks per le risorse audiovisive a pagamento.

Detto questo, LumaFusion potrebbe limitare il numero di tracce audio e video a seconda del dispositivo, come succede nell’app per iOS, gli utenti potranno creare fino a 12 tracce, di cui fino a sei per i media visivi.

Chi è interessato a provare LumaFusion può ottenerlo dal Google Play Store o dal Samsung Galaxy Store per 19,99 dollari durante il beta testing (per verificare la disponibilità dei link ai rispettivi App Store potete controllare qui). Una volta ultimata la versione stabile, il prezzo salirà a 29,99 dollari, raggiungendo così la parità con l’app per iOS e i clienti con accesso anticipato riceveranno l’aggiornamento gratuitamente.

Nel corso dei prossimi giorni avremo ulteriori dettagli sull’app, quindi seguiteci sui nostri canali ed appena avremo nuove informazioni sull’argomento o altre notizie provenienti dal mondo della tecnologia posteremo un nuovo articolo per tenervi aggiornati come sempre.

Cosa ne pensate dell’arrivo di LumaFusion su Android? Raccontaci la tua opinione nei commenti qui sotto.

Articolo precedentevivo X90 Pro Plus mostra le specifiche delle fotocamere
Articolo successivoApp Google Home, disponibile l’anteprima pubblica