Uno studio dimostra la capacità della musica di alterare le nostre reazioni emotive e risollevare l’umore

  • Il 58% della popolazione europea dichiara di essere stata duramente provata dalla pandemia e il 72% delle persone ammette che la musica le ha aiutate in questo momento di difficoltà
  • Lo studio condotto dal dott. David Lewis di Mindlab International mette a nudo il rapporto tra emozioni e musica, svelando il potenziale racchiuso nelle note e la loro capacità di influire sull’umore e sul benessere personale
  • I risultati della ricerca hanno dato vita a due straordinari video studiati appositamente per osservare gli effetti del suono. Il corpo, infatti, reagisce alla musica emessa dal sistema audio ad alta potenza di Sony MHC-V83D e i principi della cimatica dimostrano come le onde sonore omnidirezionali inducano sabbia, vernice e liquidi a pulsare secondo schemi irregolari ma ipnotici
  • L’85% degli intervistati in tutta Europa afferma che la musica è in grado di cambiare l’umore (trasmettendo entusiasmo e felicità, ma anche nostalgia e tristezza) e il secondo video dimostra le incredibili reazioni provocate da un brano più lento.

Lo studio ha scoperto che la musica influenza il corpo e la mente umana più di quanto immaginiamo, con effetti a dir poco sorprendenti sulla nostra vita quotidiana.

I dati raccolti dimostrano che la musica è un potente strumento per modificare l’umore e, in base al ritmo, può alterare considerevolmente le nostre reazioni emotive. Anche il passaggio fra tonalità maggiori e minori può portare involontariamente da uno stato di euforia a una profonda malinconia.

La musica è anche un potente stimolo in grado di riportare a galla, a volte molto nitidamente, esperienze emotive dimenticate: l’88% dei partecipanti allo studio europeo ammette di avere almeno un ricordo in cui la musica ha rivestito un ruolo significativo.

Le note agiscono non solo sui nostri meccanismi mentali, ma anche sul modo in cui ci comportiamo e ci relazioniamo con le persone.

In media, ascoltiamo oltre 285 ore di musica all’anno, 12 giorni interi di armonie che hanno il potere di allietarci nei momenti critici. L’80% degli intervistati afferma di voler ascoltare più musica, perché è consapevole dei benefici che questa ha sul nostro benessere fisico e mentale.

Sulla base della ricerca del dott. David Lewis, Sony ha ideato due rappresentazioni visive dell’impatto che la musica può avere sull’essere umano dal punto di vista fisico ed emotivo. Accompagnati da una colonna sonora emessa dai nuovi sistemi audio ad alta potenza di Sony MHC-V83D e MHC-V73D , i video mostrano visivamente come due musiche con ritmi diversi possono influenzare il nostro corpo e gli oggetti che ci circondano, specialmente se abbinate all’audio omnidirezionale e all’illuminazione degli speaker.

Prova anche tu a sperimentare il potere della musica e scopri che emozioni risveglia in te…

  • Guarda prima il video accompagnato da Tails di Jack Chown (the Music Lab), un brano lento che dovrebbe evocare sensazioni più nostalgiche.
  • Poi fai il pieno di energie con una traccia più sprint, che dovrebbe suscitare gioia e positività: Gutenmorgen di Jack Chown (The Music Lab).

I 10 effetti della musica

Dagli studi del dott. David Lewis, è emerso che la musica può sortire vari effetti sul corpo, sulla mente e sulle emozioni degli esseri umani[1]: ad esempio, migliora la capacità mnemonica, modifica il battito cardiaco, dilata le pupille, stimola la lacrimazione, concilia il sonno e infonde felicità.

Le 10 reazioni fisiche, mentali ed emotive alla musica

La musica non condiziona solo il nostro corpo e la nostra mente, ma anche il modo in cui ci comportiamo e interagiamo con gli altri. Ecco le dieci reazioni più comuni:

  1. Lacrime – La musica è un potente stimolo in grado di riportare a galla, a volte molto nitidamente, esperienze emotive dimenticate. Gli appassionati di cinema fanno notare che spesso, in un film drammatico, si inizia a piangere solo quando parte la musica.
  2. Miglioramento delle capacità mnemoniche – La scienza dimostra che le emozioni evocate dalla musica influiscono fortemente sulla nostra capacità di prestare attenzione, pensare in maniera efficiente, ricordare i dettagli, formulare giudizi fondati, risolvere problemi e prendere decisioni.
  3. Felicità – La musica è sia un modo per dimenticare i pensieri negativi e le sensazioni poco piacevoli, sia un incentivo a esternarli. Contribuisce a creare un’atmosfera calorosa e accogliente e a rasserenare lo spirito.
  4. Rallentamento o accelerazione del battito cardiaco – La musica può aiutare le persone a rilassarsi e staccare la spina o, al contrario, a ritrovare l’energia e la voglia di fare. È dimostrato che essa ha un profondo effetto sulle pulsazioni, rallentandole quando abbiamo bisogno di rilassarci o accelerandole per prepararci all’azione. Può anche aumentare o diminuire la pressione sanguigna, regolare il respiro e alterare la conduttanza della pelle! Insomma, è uno stimolante o un calmante naturale.
  5. Condizionamento delle azioni – La musica cambia profondamente la percezione di ciò che ci accade intorno, dandoci l’impressione che sia più (o meno) importante per il nostro benessere e il raggiungimento dei nostri obiettivi. Charles Gulas, Professore aggregato di marketing alla Wright State University, e Charles Schewe, Professore di marketing alla University of Michigan, hanno scoperto che i baby boomer sono più portati a fare acquisti quando ascoltano un brano rock classico, anche se i due terzi di loro non saprebbe dire che musica c’era in sottofondo mentre faceva shopping.
  6. Instaurazione di amicizie e relazioni, costruzione dell’identità personale – Soprattutto fra i giovani, ascoltare la musica in compagnia è uno dei modi più diffusi per stringere amicizia. La musica crea anche una relazione ricorsiva con la società in termini di identità.
  7. Effetto “terapeutico” – Studi recenti sul rapporto cervello e musica dimostrano che quest’ultima influisce anche sul sistema nervoso. Le caratteristiche acustiche fondamentali delle melodie sono interpretate dalle aree alla base dell’encefalo per segnalare eventi potenzialmente importanti e urgenti.
  8. Conciliazione del sonno – È stato dimostrato che Le quattro stagioni di Vivaldi fanno addormentare più rapidamente i bambini irrequieti.
  9. Brividi lungo la schiena e paura  I “brividi lungo la schiena” sono la sensazione prodotta dalla musica quando stimola uno dei meccanismi più formidabili e primitivi del cervello umano: il sistema di ricompensa, responsabile del rilascio di dopamina, il neurotrasmettitore che genera in noi un profondo senso di piacere, felicità ed eccitazione. Da questo punto di vista, la musica ha esattamente lo stesso effetto del gioco d’azzardo, dei dolci o del sesso. D’altro lato, l’amigdala è responsabile della sensazione della paura e reagisce alle musiche cupe facendoci, letteralmente, rizzare i capelli.
  10. Dilatazione delle pupille e reazione di attacco o fuga – Quando la musica tocca le corde giuste, il nostro corpo si mette sull’attenti: l’attivazione di un’area cerebrale detta “cervelletto” fa accelerare il battito cardiaco, dilatare le pupille e pompare il sangue verso le gambe. È il cosiddetto meccanismo di “attacco o fuga”, una reazione istintiva che abbiamo sviluppato con l’evoluzione per prepararci a combattere o a scappare di fronte a una minaccia. Quando non possiamo fare nessuna delle due cose (ad esempio, in una sala da concerto o a un festival, dove sarebbe inappropriato), riconduciamo le intense sensazioni che proviamo all’esaltazione e al piacere.
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