I caricabatterie originali di terze parti possono caricare gli iPhone più velocemente degli smartphone Android. Le informazioni provengono da Chargelab, che ha eseguito un test confrontando i modelli di telefoni cellulari a questo proposito. Sebbene non sia valido per il 100% dei casi, i dispositivi Apple generalmente se la cavano meglio con questi accessori.

La parte curiosa è che questo scenario si verifica anche con alimentatori che promettono di erogare una potenza di 100W o addirittura 140W. Anche così, i dispositivi Apple si caricano in meno tempo rispetto agli elementi che utilizzano il sistema operativo di Google. Ad ogni modo, la risposta sta nei protocolli utilizzati dai dispositivi.

I modelli di iPhone dall’8 in poi utilizzano lo standard USB PD 2.0, che di fatto non è il più moderno ed è dietro USB PD 3.0 con PPS e tecnologie proprietarie di altre aziende. In questo modo, il modello Apple si ricarica con una tensione fissa di 9V, ma questo standard è ancora il più comune sul mercato e coincide con quello utilizzato dai caricabatterie di terze parti.

Con questo, gli smartphone Apple riescono ad avere una buona compatibilità con questi accessori, a differenza dei modelli dotati di Android. Anche con questa differenza di protocolli, lo smartphone con il sistema Google può caricare solo con una potenza massima di 10W, mentre gli ultimi prodotti iOS arrivano a 27W.

Un altro punto interessante è che queste fonti riescono a funzionare meglio anche rispetto ai caricatori proprietari di Apple. Quindi, se possiedi un iPhone, puoi risparmiare denaro con un alimentatore originale di terze parti e ottenere comunque ottime prestazioni di ricarica rapida.

Per quanto riguarda i possessori di modelli Android, il consiglio è quello di controllare sempre lo standard utilizzato dall’accessorio per vedere se è compatibile con il proprio dispositivo. 

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