La storia degli strumenti per il jailbreak di iPhone e iPad è diventata sempre più travagliata negli ultimi anni, eppure ancora oggi il duro lavoro di ricerca di vulnerabilità utili al rooting dei dispositivi Apple ha sempre dato i suoi frutti.

Erano i bei tempi di iOS 13, quando un gruppo di hacker aveva trovato una vulnerabilità non patchabile che permetteva un jailbreak permanente su iPhone e iPad basati su tutti i chip della serie A fino all’A11 Bionic. Poi, nel 2021, un nuovo strumento ha permesso di effettuare il jailbreak dei dispositivi più recenti con iOS 14 installato, come ad esempio l’iPhone 12. Ora i tempi sembrano maturi per l’arrivo del primo strumento di jailbreak compatibile con iOS 15 e lo sviluppo attuale è nelle mani di un gruppo di hacker noto come Odyssey Team.

Uno degli sviluppatori del team ha confermato su Reddit che i progressi nella stesura dello strumento sono piuttosto buoni e che potrebbe essere disponibile a breve, si spera entro i prossimi due mesi. Si chiamerà Cheyote e, purtroppo, sono già note alcune limitazioni con cui arriverà questa prima versione: una su tutte, sappiamo con certezza che funzionerà solo con versioni comprese tra iOS 15.0 e iOS 15.1.1, il cui rilascio risale a novembre 2021.

A quanto pare si sta già lavorando con l’obiettivo di espandere il supporto per le versioni di iOS fino alla 15.4.1; ma questo dovrebbe richiedere ulteriore tempo, dato che Apple introduce costantemente cambiamenti in iOS, con l’obiettivo di rendere il processo di jailbreak sempre più difficile man mano che vengono rese disponibili nuove versioni del suo sistema operativo.

Per chi non lo conoscesse, il processo di jailbreak è molto pericoloso, a meno che non siate utenti particolarmente esperti e smanettoni, e permette di rimuovere alcune restrizioni del software iOS, in modo che l’utente sia in grado di accedere ai file di sistema e introdurre modifiche funzionali chiamate tweak, o l’uso di temi non ufficiali, così come il sideloading di applicazioni al di fuori dell’App Store.

Al momento del lancio, Cheyote sarà il primo strumento di jailbreak che potrà essere utilizzato con l’iPhone 13 e l’iPad mini 6; questi dispositivi sono stati infatti resi disponibili in concomitanza con l’arrivo di iOS 15 e iPadOS 15. Naturalmente solo a patto che i possessori di questi dispositivi abbiano evitato la corsa all’ultimo aggiornamento del software; il che infatti impedirebbe il downgrade a una versione precedente che non potrebbe ottenere il jailbreak con lo strumento Cheyote.

È chiaro che l’imminente rilascio ufficiale di iOS 16 (settembre non è poi così lontano); potrebbe rendere meno attraente lo strumento di jailbreak per iOS 15; tuttavia c’è una nicchia di appassionati che non si lascerà sfuggire l’occasione di utilizzare lo strumento; non appena sarà disponibile.

Articolo precedenteGalaxy Z Fold 4, svelato il prezzo prima del lancio
Articolo successivoMotorola Razr 2022, X30 Pro in lancio all’inizio di agosto