Il telescopio James Webb ha catturato un’incredibile immagine de i “Pilastri della creazione” che consente di osservare meglio le stelle neonate.

Il telescopio spaziale James Webb continua il suo giro nello spazio e fornisce altre sorprendenti immagini. Dopo averci regalato la migliore immagine di Nettuno e dei suoi anelli degli ultimi trent’anni, il telescopio ha catturato l’immagine più dettagliata mai realizzata di una delle “strutture” più famose dello spazio, i Pilastri della Creazione, una nursery di formazione stellare nella Nebulosa Aquila, a circa 6.500 anni luce di distanza. L’immagine nel vicino infrarosso mostra ancora più dettagli rispetto all’istantanea di Hubble del 2014, con un’abbondanza di stelle, in particolare neonate.

Le nuove stelle sono i punti luminosi rossi della scena e si stima che abbiano “solo” poche centinaia di migliaia di anni. Il bagliore rosso dei pilastri, per non parlare delle linee ondulate su alcuni bordi, sono il risultato di getti che eccitano l’idrogeno e lo spingono verso l’esterno. Non si vedono galassie perché il gas e la polvere del mezzo interstellare della Via Lattea bloccano gli oggetti più lontani in un’area così densa.

Hubble ha fotografato per la prima volta i Pilastri della Creazione nel 1995, ma la tecnologia di allora ha rivelato solo una piccola parte delle stelle della regione. La rielaborazione del 2014 ha fornito molti più dettagli, ma l’istantanea in luce visibile lasciava ancora i pilastri relativamente opachi e nascondeva alcune delle stelle in formazione. L’osservazione di James Webb è, in sostanza, una rappresentazione più completa dell’attività della nursery.

Gli scienziati sperano di rivedere i loro modelli di formazione stellare grazie ai dati più precisi ed accurati di Webb su stelle, gas e polveri. Ciò potrebbe aiutare a comprendere meglio la vita stellare primordiale e, di conseguenza, dell’universo in generale.

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Carolina Napolano
La tecnologia, roba da donne: ecco la blogger per promuovere il lato rosa della tecnologia.