La cerimonia dei Grammy Awards si avvicina e sono state illustrate le nuove regole e linee guida. Le opere generate dall’IA non potranno concorrere per la vittoria.

L’IA è al centro di molteplici dibattiti e con la prossima cerimonia dei Grammy Awards si sarebbe potuta presentare un’altra questione. La Recording Academy ha anticipato possibili polemiche, spiegando le nuove regole e dichiarando che la musica generata con l’intelligenza artificiale non potrà vincere alcun premio. Sarà tollerata solo una partecipazione parziale.

Se l’intelligenza artificiale è in grado di creare arte o meno è una questione dibattuta ormai da qualche anno, ma mai come quest’anno. Harvey Mason jr, CEO della Recording Academy, che organizza i Grammy Awards, è stato piuttosto chiaro “Solo un esecutore [e un compositore] umano può essere preso in considerazione per un Grammy”, ha dichiarato.

La questione è stata sollevata poiché una canzone falsa di Drake e The Weeknd generata da un’intelligenza artificiale ha fatto scalpore sui social network. La canzone non vincerà un Grammy, ma l’esclusione dell’IA non è totale. Solo le canzoni generate interamente dall’intelligenza artificiale sono infatti interessate da questa decisione mentre verranno prese in considerazione anche opere create con le nuove tecnologie a patto che queste abbiano un ruolo marginale e che le composizioni siano dunque state realizzate prevalentemente dall’uomo. Gli artisti che hanno utilizzato l’IA solo per alcune fasi della produzione non saranno squalificati. Il CEO della Reconding Academy ha in ogni caso anche precisato che è chiaro che l’IA diventerà parte dell’industria musicale oltre che della società, ciò che non è chiaro è come ciò avverrà, pertanto è necessario tutelare la creatività umana.

Note le regole e linee guida della prossima edizione, la sessantaseiesima, dobbiamo ora solo conoscere data e luogo in cui si svolgerà la cerimonia e attendere per vedere se vi saranno delle soprese.

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Carolina Napolano
La tecnologia, roba da donne: ecco la blogger per promuovere il lato rosa della tecnologia.