Nell’era dell’alta tecnologia e della privacy digitale, Google rimanda il debutto della sua rete “Trova il mio dispositivo” fino a quando Apple non implementerà le protezioni contro i tracker di terze parti su iOS. Nel frattempo, le tensioni aumentano sul protocollo RCS.

Google ha recentemente annunciato un rinvio nel lancio della rete “Trova ilo mio dispositivo”, una funzione che avrebbe permesso di localizzare smartphone, cuffie e altri dispositivi degli utenti e di individuare tracker sconosciuti, che stanno diventando sempre più frequenti nei casi di stalking.

Questo servizio era previsto per il lancio in questo trimestre, ma Google ha deciso di posticiparlo nell’interesse della sicurezza e della privacy degli utenti. Come spiegato in un post sul blog ufficiale di Google il 27 luglio, la nuova rete non sarà lanciata “finché Apple non implementerà le protezioni contro i tracker di terze parti su iOS”.

In maggio, Google e Apple hanno stretto una partnership con l’obiettivo di proteggere gli utenti Android e iOS dai dispositivi di tracciamento, come gli AirTag di Apple e gli SmartTag di Samsung. Questa funzione sarà integrata con la rete “Trova ilo mio dispositivo” di Google, in modo che gli utenti ricevano avvisi sui tracker sconosciuti e possano disabilitarli tramite il proprio smartphone.

Tuttavia, attualmente non esiste ancora una funzione di protezione nativa su iOS. Sebbene il sistema operativo di Apple sia in grado di rilevare gli AirTag, altri tracker restano invisibili. L’obiettivo della partnership tra Google e Apple è assicurare che gli utenti di entrambe le piattaforme siano protetti dai tracker sconosciuti.

Entrambe le aziende hanno lavorato per creare uno standard industriale che consentirà ai diversi brand di tracker di essere rilevati e compatibili con “Trova ilo mio dispositivo” e la rete “Fetch” di Apple. Google ha già iniziato a rilasciare un aggiornamento che invia avvisi sulla privacy se rileva un AirTag tramite Bluetooth.

Nonostante il rinvio, non esiste ancora una data prevista per il lancio della rete “Trova ilo mio dispositivo”. Tuttavia, Google ha ribadito il suo impegno a lavorare a stretto contatto con Apple per finalizzare la specifica congiunta di avviso di tracker indesiderati entro la fine del 2023.

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