Le controversie legate alle commissioni del Google Play Store si intensificano mentre le autorità di tutto il mondo esigono una maggiore equità nell’economia digitale. Nuovi provvedimenti normativi potrebbero stravolgere le dinamiche di potere tra Google, Apple e gli sviluppatori di app.”

Il gigante della tecnologia Google continua a trovarsi sotto il fuoco incrociato di legislatori di tutto il mondo a causa delle sue politiche per il Play Store. In particolare, la commissione imposta da Google sugli acquisti in-app sta diventando un bersaglio sempre più popolare per le autorità di regolamentazione internazionali, in un’eco di pressioni simili rivolte ad Apple per le politiche dell’App Store. Questa situazione rievoca la controversia del 2020 tra Google ed Epic Games, quando quest’ultima ha impugnato il controllo esclusivo di Google sul Play Store e la sua quota del 30% sugli acquisti in-app.

La Commissione australiana per la concorrenza e i consumatori (ACCC) sta attualmente valutando la possibilità di introdurre una legislazione che potrebbe impedire a Google e ad Apple di beneficiare degli acquisti in-app. Gina Cass-Gottlieb, presidente dell’ACCC, sostiene che questa mossa è necessaria per contrastare i comportamenti anticoncorrenziali di queste piattaforme. Alcune di queste pratiche potrebbero essere proibite da un eventuale codice di condotta suggerito dall’ACCC. Se le autorità dovessero adottare tali norme, esse potrebbero stravolgere completamente le attuali dinamiche dell’economia digitale, permettendo agli sviluppatori di app di trattenere tutti i ricavi derivanti dagli acquisti in-app.

Allo stesso tempo, in India, Google sta affrontando una resistenza significativa alla sua nuova struttura di commissioni. Un tribunale indiano ha recentemente dato ragione a Disney, contestando la politica di Google di addebitare una commissione che varia dall’11% al 26% sui pagamenti in-app. Questa politica è stata introdotta in risposta a una direttiva antitrust che obbliga Google a permettere i pagamenti di terze parti. Tuttavia, la sentenza del tribunale ha ordinato a Google di ridurre la sua commissione di servizio al 4% per il servizio di streaming Disney+ Hotstar.

Queste tensioni sono parte di un movimento internazionale più ampio per la revisione delle politiche degli app store dei giganti del web. Anche se alcune misure, come l’adozione di sistemi di pagamento di terze parti, sono state accettate con riluttanza, le autorità stanno ora spingendo per cambiamenti più significativi. La finalità è quella di aprire la strada a un’economia digitale più equa, che tenga conto dei diritti e delle esigenze sia delle grandi piattaforme che degli sviluppatori di app.

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