Nel contesto della battaglia legale tra Epic Games e Google emergono dettagli su un imponente accordo finanziario tra Google e Samsung, sollevando questioni di concorrenza nel mercato delle app.

Recentemente, sono venute alla luce alcune rivelazioni sorprendenti riguardanti Google e i produttori di smartphone Android, in particolare Samsung. Queste informazioni sono emerse durante la seconda causa in corso tra Epic Games e Google. Secondo un rapporto di Bloomberg, Google si è impegnata a versare a Samsung una cifra impressionante di 8 miliardi di dollari in quattro anni. Questo accordo garantisce che il motore di ricerca, l’assistente vocale e il Play Store di Google siano preinstallati sui dispositivi mobili di Samsung.

Durante il processo, James Kolotouros, vicepresidente di Google per le partnership, ha rivelato che Google ha sviluppato strategie per condividere i ricavi del suo negozio di app con i produttori di dispositivi mobili Android. Il fine di questa iniziativa? Assicurare che i prodotti Google siano preinstallati con Google Play sulle schermate iniziali dei dispositivi.

Epic Games, il creatore di Fortnite, accusa il mercato delle app di Google di violare le leggi antitrust, usando l’accordo con Samsung come esempio principale di come Google abbia instaurato rapporti con i produttori di telefoni Android quattro anni fa. La testimonianza di Kolotouros ha rivelato che i dispositivi Samsung contribuiscono alla metà o più dei ricavi di Google Play.

Epic sta cercando di dimostrare che i dirigenti di Google fossero intenzionati a scoraggiare l’ascesa di app store di terze parti, che avrebbero potuto ridurre i profitti di Google Play. Secondo Epic, i profitti di Google Play avrebbero superato i 12 miliardi di dollari nel 2021, considerando il taglio standard del 30% che Google prende dagli sviluppatori di app.

Lauren Moskowitz, avvocato di Epic, ha esaminato una presentazione interna di Google del 2019 chiamata “Project Banyan”. Il progetto si concentrava sull’investimento di fondi per rafforzare il Google Play Store contro il Galaxy App Store di Samsung, con la domanda esistenziale: “Come possiamo continuare a mantenere Play come piattaforma di distribuzione preminente per Android?”.

Inizialmente, nel 2019, Google aveva proposto di pagare a Samsung 200 milioni di dollari in quattro anni per includere il Galaxy Store di Samsung all’interno del Google Play Store. Questo piano è stato successivamente abbandonato, portando alla firma di tre accordi l’anno successivo, per un totale di 8 miliardi di dollari.

I documenti interni mostrano che Google ha risparmiato quasi un miliardo di dollari in quattro anni ritirando la richiesta di rendere Google Play disponibile esclusivamente sulla prima schermata di un dispositivo. Questo ha permesso a Samsung di aggiungere il suo Galaxy Store sulla schermata iniziale.

Sotto l’esame dell’avvocato di Google, Glenn Pomerantz, Kolotouros ha chiarito che Google e Samsung non hanno mai raggiunto un accordo che impedisse a Samsung di inserire il Galaxy Store nella schermata iniziale. Kolotouros ha sottolineato che l’obiettivo degli accordi era di impedire agli utenti di passare dai dispositivi Android di Samsung all’iPhone di Apple, affermando che queste politiche e accordi sono sforzi legittimi di Google per mantenere una concorrenza sana nel mercato.

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Team CEOTECH
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