Google sta testando Med-PaLM 2, la rivoluzionaria tecnologia IA per il settore sanitario, presso alcuni ospedali, secondo un rapporto del Wall Street Journal.

Google, il gigante della tecnologia, è impegnata a tracciare nuove rotte nel settore medico con l’intelligenza artificiale (IA). Secondo le ultime notizie dal Wall Street Journal, Google sta testando Med-PaLM 2, il suo chatbot di intelligenza artificiale medica presso la rinomata Mayo Clinic a partire da aprile. Questo strumento è un’estensione di PaLM 2, il modello linguistico di IA che alimenta Bard, svelato durante l’evento Google I/O di maggio.

Secondo un’e-mail interna citata dal WSJ, Google si augura che Med-PaLM 2 possa essere un baluardo per quei Paesi in cui l’accesso alle cure mediche è limitato. Il chatbot è stato infatti addestrato su un insieme curato di dimostrazioni di esperti medici, il che dovrebbe rendere le sue interazioni nel contesto sanitario più efficaci rispetto ai chatbot generalisti come Google Bard, Bing Chat e ChatGPT.

Tuttavia, non tutto è oro quello che luccica. Nonostante l’enorme potenziale, la strada verso l’affidabilità assoluta è ancora lunga. Google ha ammesso, in uno studio pubblicato a maggio, che Med-PaLM 2 presenta ancora alcune difficoltà comuni a molti modelli linguistici di grande dimensione. Nel corso dei test, i medici hanno notato occasionali imprecisioni e una mancanza di pertinenza in alcune delle risposte fornite dal chatbot rispetto a quelle di un medico umano.

Nonostante questi intoppi, l’orizzonte appare luminoso. Per quasi tutti gli altri parametri, Med-PaLM 2 ha mostrato performance comparabili a quelle di un medico vero. E sulla delicata questione della privacy, sembra che i pazienti che stanno sperimentando Med-PaLM 2 abbiano pieno controllo sui propri dati, che vengono criptati e rimangono inaccessibili a Google.

Greg Corrado, Senior Research Director di Google, ha confermato che Med-PaLM 2 è ancora nelle prime fasi di sviluppo e non è ancora pronto per essere utilizzato in situazioni di salute personale o familiare. Tuttavia, ha espresso fiducia che la tecnologia rappresenti il futuro della medicina.

Nel contesto più ampio dell’Intelligenza Artificiale, OpenAI ha recentemente sollevato un campanello d’allarme, prevedendo la possibilità di sviluppare una “Super IA” entro i prossimi 10 anni. Una prospettiva che suona come fantascienza, ma che OpenAI sta già affrontando investendo nello sviluppo di tecnologie per gestire queste eventualità. La corsa all’IA nel campo medico è appena iniziata, e Google è decisamente in prima fila. Le aspettative sono alte, e le implicazioni sono enormi. La sfida sarà vedere se Med-PaLM 2 e simili innovazioni potranno davvero aprire la strada a una nuova era della medicina.

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