Electronic Arts (EA) e Sony esplorano nuove tecnologie: dalla giocabilità su grande schermo alla personalizzazione vocale nei videogiochi.

Nel dinamico settore delle nuove tecnologie, il mondo dei videogiochi si distingue per la sua costante evoluzione e innovazione. Una pratica comune tra i produttori è la registrazione di brevetti per concetti e idee, che spesso risultano più o meno inverosimili. L’obiettivo dietro a questa strategia non è necessariamente quello di sviluppare immediatamente un prodotto finito, ma piuttosto di anticipare i tempi e proteggersi da eventuali sviluppi futuri da parte di concorrenti. Un esempio recente è stato fornito da Sony, che quest’estate ha proposto un sistema che permette a 100 persone di giocare contemporaneamente su uno schermo cinematografico.

Un altro gigante del settore, Electronic Arts (EA), ha invece suggerito un videogioco che regola automaticamente la sua difficoltà in base alle abilità del giocatore. Ma non si ferma qui: l’azienda americana è all’origine di un altro brevetto, depositato nel 2020 ma reso pubblico di recente, che propone un innovativo metodo per la generazione di suoni vocali nei videogiochi. Il brevetto descrive un metodo implementato da computer per generare suoni vocali in un videogioco attraverso l’input di dati che rappresentano il contenuto del parlato in un modulo di sintesi.

Questa descrizione potrebbe sembrare astratta, ma l’applicazione è piuttosto semplice e rivoluzionaria: il sistema permetterebbe di far parlare un personaggio di un gioco con la propria voce. In molti giochi, i giocatori sono abituati a creare il proprio avatar, personalizzandolo in diversi modi. Tuttavia, quando si tratta di scegliere una voce, le opzioni sono limitate a quelle preregistrate. La tecnologia proposta da EA consentirebbe ai giocatori di registrare la propria voce, in modo che l’eroe del gioco possa parlare proprio come loro. Si presume che i giocatori dovranno usare un microfono per leggere diversi testi sullo schermo, e che un’intelligenza artificiale si occuperà di sintetizzare la voce per i dialoghi nel gioco.

Sebbene non sia garantito che questo sistema venga adottato in modo sistematico, soprattutto per personaggi con voci iconiche come Batman, potrebbe migliorare notevolmente l’immersione nel gioco, in particolare per personaggi anonimi. Inoltre, la voce del giocatore potrebbe essere assegnata non solo all’avatar, ma anche a un antagonista o, in generale, a un personaggio non giocante (NPC).

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