DJI continua a stupire con i suoi prodotti, specialmente nel campo dei droni grazie al nuovo e aggiornatissimo DJI Mini 3 Pro che grazie al suo peso di soli 249 grammi, può essere guidato senza il patentino.

Ho avuto modo di testarlo e mi ha davvero colpito e convinto, il drone perfetto per i content creator grazie al nuovo gimbal che permette di riprendere in modalità verticale così da supportare la nuova modalità tanto amata sui social, ma vediamolo più nel dettaglio.

Design

Una delle motivazioni che ha spinto DJI a rivoluzionare il design del Mini 3 Pro è sicuramente l’introduzione del nuovo Gimbal che é in grado di ruotare di 90 gradi permettendo di registrare anche in modalità verticale, ottima soprattutto per i social.

Ma non solo, sono riusciti ad aumentare le dimensioni del Mini 3 PRO, che ora misura 145x90x62 mm permettendo così di montare eliche più grandi; questo si traduce in maggior stabilità in volo e in una minore rumorosità.

Sono stati introdotti anche dei nuovi sensori per rilevare ed evitare gli ostacoli, sensori che sono posizionati sulla parte superiore dello chassis, e opposti a questi troviamo i sensori posteriori che permettono il volo in “retromarcia” e gli altri sensori sono posti nella parte inferiore. 

Comparto Foto/Video

Questo DJI Mini 3 Pro monta una camera con sensore da 1/1,3” con una apertura f1.7, in grado di registrare filmati in HDR e di scattare foto a 48 MP o a 12 MP. I 48 MP sono disponibili solo quando scattiamo foto singole, se usiamo invece le altre modalità di scatto, Burst, AEB o autoscatto il drone userà la risoluzione a 12 MP.

Come per gli altri modelli anche questo mantiene le tre modalità di volo, Cine, Normal e Sport e a seconda della modalità scelta il drone imposterà la velocità. Solitamente se si è alle prime armi meglio usare la modalità Normal o Cine, così oltre ad avere immagini più fluide e tutti i sensori anticollisione attivi, avremo un drone più “lento” nell’eseguire le manovre in modo da correggere eventuali sbagli.

Se invece si è già esperti si può usare la modalità Sport tenendo presente che tutti i sensori saranno disattivati.

Come fa il nostro drone a evitare gli ostacoli? Ovviamente grazie ai sensori, ma non solo, grazie anche al nuovo sistema APAS 4.0, che in base alle nostre impostazioni permetterà al drone di capire se deve fermarsi o aggirare l’ostacolo.

Il nostro DJI Mini 3 Pro può registrare i video in diverse risoluzioni, partendo dal 4K/60 FPS, per poi passare ai 2,7K/ 60 FPS al FHD a 120 FPS e quest’ultima risoluzione ci permetterà di realizzare gli slow motion.

Ovviamente potremo scegliere anche il profilo colore tra D-Cinelike e Normal; il primo profilo necessiterà di una post produzione.

Prima ancora di cominciare il volo è consigliato comprare una MicroSD da almeno 128 GB dove poter salvare le riprese e le foto.

DJI RC

Tutto quello detto finora riguarda il drone in sé, ma ho avuto la fortuna di poter provare il pacchetto completo ovvero, oltre al drone mi è stato fornito anche il nuovo radiocomando DJI RC.

Il nuovo radiocomando è molto solido ed ergonomico. Nella parte frontale troviamo uno schermo da 5,5 pollici, oltre al tasto di accensione, al selettore che permettere di scegliere le varie modalità di volo, i led che indicano la batteria e i due joystick per comandare il drone; troviamo anche il tasto molto utile di ritorno a casa. Sul fianco è presente uno slot per aggiungere una microSD.

Nella parte posteriore troviamo l’alloggiamento per le due leve dei joystick che è bene togliere dopo ogni utilizzo, in modo da essere sicuri di non romperle riponendo il drone nello zaino.

Nella parte superiore troviamo: le rotelle per regolare l’inclinazione del gimbal (sinistra) e lo zoom (destra) e due tasti, uno per scattare foto e l’altro per avviare la registrazione. Nelle impostazioni potremo personalizzare i due tasti che sono presenti sul retro del radiocomando.

Lo schermo è molto ampio, ha un ottimo touch and feel e la luminosità è abbastanza alta da potervi permettere di controllare il drone anche sotto la luce del sole.

Tramite l’ActiveTrack 4.0 il drone sarà in grado di tracciare con precisone i soggetti quando eseguirà i voli automatizzati.

Potremo scegliere tra:

  • Punto di interesse (POI): dovremo selezionare un riquadro sullo schermo e il drone compirà un giro intero del soggetto selezionato con dei parametri prefissati.
  • Spotlight: con questa modalità il drone terrà sempre al centro dell’inquadratura il soggetto.
  • ActiveTrack: questa modalità consente al drone di riconoscere il soggetto (persona o auto) e di seguirlo, modalità che mi è servita per registrare il reel della bici elettrica.

Batteria

Ultima ma non ultima, la batteria. La capacità è di 2453 mAh, in grado sulla carta di garantire circa 34 minuti di volo, anche se io non sono andato oltre i 20-25 minuti, questo perché mentre è in volo ci sono alcune variabili che possono incidere sulla durata della batteria; se per esempio facciamo volare il nostro drone in una giornata di forte vento, o ad una altitudine elevata magari sotto il sole di ferragosto, la batteria durerà molto meno delle previsioni.

Conclusioni

Questo DJI Mini 3 Pro è sicuramente un must have, lo consiglio sia alle persone che si stanno avvicinando per la prima volta al mondo dei droni, grazie ai suoi sensori anticollisione, sia ai professionisti che hanno a disposizione una drone Pro dalle dimensioni ridotte e molto più leggero di altri prodotti.

Se volete potete acquistarlo su Amazon Italia dove la versione col DJI RC costa 1009 euro, senza controller costa invece 839,99 euro.

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Marco Baso
Fotografo, Instagrammer e Blogger