Tra correzioni e nuove funzionalità, Google Chrome 118 sottolinea l’importanza di aggiornare il proprio browser alla luce delle recenti vulnerabilità.

Google ha rilasciato la sua ultima versione stabile di Chrome, la 118, che porta con sé una serie di aggiornamenti e correzioni importanti. Questo aggiornamento, al di là delle nuove funzionalità, risolve ben 20 vulnerabilità di sicurezza, rendendo fondamentale per gli utenti procedere all’aggiornamento del browser al più presto.

Tra le molte vulnerabilità risolte, spicca la CVE-2023-5218, associata al sistema di Site Isolation. Questa particolare vulnerabilità, classificata come “use after free”, avrebbe potuto consentire ad hacker di eseguire codici arbitrari. Fortunatamente, Google ha prontamente affrontato il problema. Ma, è fondamentale notare che non tutte le vulnerabilità sono allo stesso livello di pericolo: alcune sono considerate a “medio rischio”, mentre altre sono classificate come “basso rischio”.

Google Chrome 118 non si limita a risolvere problemi: introduce anche delle innovazioni chiave. Una delle caratteristiche più notevoli è il supporto per Encrypted Client Hello, che offre una maggiore protezione e privacy durante la navigazione. Con questo sistema, i nomi di dominio dei siti visitati dall’utente sono criptati, impedendo agli operatori di rete, come gli ISP, di monitorare e registrare le attività di navigazione.

Google ha anche potenziato la sua funzione Navigazione sicura. Con Chrome 118, questa funzionalità ha il potere di disattivare da remoto le estensioni che non sono state scaricate dal Chrome Web Store, garantendo un ulteriore livello di protezione. Un altro aspetto importante di questo aggiornamento riguarda la chiarezza e la trasparenza: la sezione Impostazioni di sicurezza è stata rivista per rendere più chiare le diverse opzioni di protezione offerte, aiutando gli utenti a comprenderne i vantaggi e i compromessi.

E per coloro che sono particolarmente attenti alla sicurezza, Chrome 118 offre una nuova funzione di “scansione profonda”, che può richiedere l’inserimento di una password prima di analizzare determinati file. Questo assicura che solo file sicuri e autorizzati vengano scaricati o aperti.

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