Dalla lista d’attesa alla libertà di accesso: come Bluesky si posiziona come l’erede open-source di X (ex Twitter) nel panorama dei social media.

Bluesky, il progetto nato dall’ambizione di creare un’alternativa open-source a Twitter, ha aperto le porte a chiunque desideri esplorare la sua piattaforma decentralizzata per i social media. Questo è un grande inizio per Bluesky, che ha iniziato il suo viaggio come un progetto interno a Twitter prima di evolversi in una società indipendente, con l’obiettivo di reinventare il modo in cui interagiamo online.

Lanciato inizialmente in beta chiusa su iOS e successivamente su Android, Bluesky ha rapidamente guadagnato attenzione nel contesto dell’acquisizione di Twitter da parte di Elon Musk, ora conosciuta come “X”, e delle controversie che ne sono seguite. Molti utenti, delusi dai cambiamenti all’interno dell’app di Twitter e dalla sua gestione, hanno cercato in Bluesky una via alternativa. Tuttavia, fino a poco tempo fa, l’accesso a Bluesky era limitato e richiedeva un codice di invito, creando una comunità più esclusiva ma ugualmente fedele.

Ora, con l’eliminazione della lista d’attesa, Bluesky si apre a un pubblico più ampio, promettendo di essere una piattaforma accessibile a tutti. Con oltre 3 milioni di utenti, l’app offre un’esperienza familiare a chi è abituato a Twitter e Threads, con i post, chiamati “skeets”, organizzati in ordine cronologico. Gli utenti possono inoltre esplorare feed curati da altri, mantenendo un senso di comunità e condivisione.

Decentralizzazione e autonomia nella moderazione sono i pilastri fondamentali su cui si fonda Bluesky. L’app mira a contrastare l’influenza e il potere consolidati delle grandi aziende tecnologiche, promuovendo un ecosistema social dove la libertà di espressione e l’innovazione possono prosperare senza restrizioni. Jay Graber, CEO di Bluesky, enfatizza che “il futuro dei social media dovrebbe essere aperto e decentralizzato”.

Bluesky sta anche esplorando modalità innovative di moderazione autonoma, permettendo a community separate di creare i propri “servizi di moderazione” per i contenuti, un approccio che potrebbe migliorare il modo in cui le piattaforme gestiscono le policy e i contenuti.

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Team CEOTECH
La tecnologia dovrebbe arricchire la vita delle persone oltre a tutelare il pianeta.